This site was optimized for desktop or tablet viewing. Mobile devices will have some viewing difficulties, but will retain functionality.

READ MORE GIARDINI
STORICI ITALIANI
2024.
cdn_helper cdn_helper

PAESAGGIO & STORIA “La storia dei giardini è molto lontana dall’essere stata completamente scritta. Rimangono ancora secoli oscuri e, come succede ad esempio per l’architettura, che è un’arte così vicina all’arte dei giardini, non si arriva sempre a riconoscervi con certezza filiazioni e influenze”
Pierre Grimal, 1974
cdn_helper
Il giardino storico italiano attraverso la storiografia contemporanea

La storia dell’arte italiana dei giardini è stata trattata finora seguendo due linee espositive ben distinte: la prima propensa ad esaltare quest’arte nel suo massimo splendore rinascimentale e barocco, privilegiando quindi la storia del giardino «all’italiana», piuttosto che quella del giardino italiano; la seconda concepita come una seducente rassegna di giardini eccellenti, ognuno emergente con caratteri storici e artistici ben definiti. In entrambi i casi il giardino finiva per essere separato da quella evoluzione delle idee che ne aveva condizionato la nascita e rinnovato nel tempo l’aspetto, lasciando supporre che esso fosse più il prodotto di un isolato estro artistico che il risultato di una meditata riflessione maturata dall’uomo nei confronti della natura.

INES ROMITTI Il paesaggio è qualcosa di complesso, esso nasce prima di tutto nella mente del soggetto, si forma attraverso la visione di quell’insieme di oggetti e di vedute che si alternano sul territorio. Paesaggio è l’alternarsi di beni culturali (chiese, monasteri, castelli, centri storici ecc…) con bellezze naturali (vedute di montagne, mare, foreste, fiumi ecc…). Paesaggio è anche l’insieme di tutte le tradizioni di un popolo o di una città (feste popolari, modo di vivere ecc…). Quando ci si riferisce al paesaggio in generale bisogna fare riferimento a tutti questi elementi importanti e caratterizzanti.

Il paesaggio è come un grande quadro e per vederlo e capirlo bisogna far uso dei cinque sensi del corpo umano: la “vista”, “l’olfatto”, “ l’udito”, “il gusto” e “il tatto” .

La vista è senza dubbio il senso principale per capire il paesaggio. Vedere è conoscenza. Vedere significa penetrare nell’oggetto, in questo caso nel paesaggio, e relazionarlo con noi stessi. La vista non può fare a meno della luce capace di disegnare atmosfere particolare. Nel paesaggio la luce da vita a colori e forme che acquistano un diverso significato, dal misterioso, al sognante, al paradisiaco: il grigiore di un temporale in arrivo che fa da sfondo a un borgo medievale o a un castello diroccato ancora rischiarati dagli ultimi raggi del sole, un tramonto goduto dall’alta montagna, una splendida veduta sul mare in una bellissima giornata di sole. L’olfatto o odorato ci fa sentire i profumi del paesaggio, profumi che vengono dai campi, dalla terra, dagli alberi da frutta, dalle siepi.

L’udito ci avvicina ai canti popolari ma anche al canto degli uccelli, alle acque in caduta di una cascata o di un ruscello, al rumore delle onde del mare, al suono del vento;

Il tatto ci fa sentire la maestosità di un tronco di quercia o di ulivo ma anche la pietra di un’antica costruzione immersa nel verde;

Il gusto ci fa assaporare i frutti che nascono nel paesaggio e quei prodotti tipici che hanno evidenziato per secoli le usanze e i costumi di un popolo.

L’olfatto ci fa sentire i tanti odori degli alberi e tantissimi profumi dell’erba dei campi, delle erbe aromatiche, dei frutti e dei fiori.

L’immagine del paesaggio italiano intesa come “quadro naturale” fu una intuizione bellissima di Benedetto Croce, che si fece promotore della prima importane legge “per la tutela delle bellezze naturali e degli immobili di particolare interesse storico”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 21 giugno 1922. Secondo Croce, era l’osservatore colui che riconosceva un valore qualitativo nel “godimento” del paesaggio, valore che doveva essere tutelato e conservato nel tempo.

Ecco cosa scrive Croce:

“Certo il sentimento, tutto moderno, che si impadronisce di noi allo spettacolo di acque precipitanti nell’abisso, di cime nevose, di foreste secolari, di riviere sonanti, di orizzonti infiniti deriva della stessa sorgente, da cui fluisce la gioia che ci pervade alla contemplazione di un quadro dagli armonici colori, all’audizione di una melodia ispirata, alla lettura di un libro fiorito d’immagini e di pensieri. E se dalla civiltà moderna si sentì il bisogno di difendere, per il bene di tutti, il quadro, la musica, il libro, non si comprende, perché sia si tardato tanto a impedire che siano distrutte o, manomesse le bellezze della natura, che danno all’uomo entusiasmi spirituali così puri e sono in realtà ispiratrici di opere eccelse. Non è da ora, del resto, che si rilevò essere le concezioni dell’uomo il prodotto, oltre che delle condizioni sociali del momento storico, in cui egli è nato, del mondo stesso che lo circonda, della natura lieta o triste in cui vive, del clima, del cielo, dell’atmosfera in cui si muove e respira.”

Per Croce il paesaggio era l’identità spirituale di una comunità, e distruggerlo o degradarlo significava disruggere lo stesso spirito di quella comunità, portando i membri stessi a perdere totalmente il rapporto con i propri luoghi, sradicandone le radici storiche e culturali.

Il paesaggio culturale italiano come luogo di ispirazione e di arte

Quando si parla di paesaggio culturale italiano si deve guardare a un brand Made in Italy di altissimo livello che custodisce siti UNESCO e luoghi di inestimabile valore storico-culturale unici al mondo. Il paesaggio culturale italiano è sempre stato luogo di ispirazione, ha generato emozioni nei viaggiatori e negli artisti, è stato studiato e contemplato da botanici e da naturalisti. E’ un tesoro in grado di produrre reddito e creare posti di lavoro. Il paesaggio culturale italiano è un insieme di meraviglie che vanno dalle opere d’arte, alle chiese, ai castelli, alle rovine di età classica, fino alle vedute mediterranee e nelle tradizioni… tutto questo crea una incredibile sentimento di ammirazione e di fascino. L’emozione è la grande protagonista del nostro paesaggio italiano.
Il paesaggio e i suoi molteplici significati
cdn_helper
STORIA DEI GIARDINI

I KEPOS GRECI

Quando i greci videro i parchi orientali ne rimasero colpiti ed affascinati, poiché la loro cultura, sebbene avanzatissima in tutte le arti, non aveva mai prodotto nulla di eguale. Una delle ragioni per le quali si sostiene che l’Antica Grecia non abbia prodotto sfarzosi giardini è riconducibile alla vita democratica delle polis, che avrebbe mal visto lo sviluppo di giardini privati come dichiarazione di ricchezza e benessere. Peraltro la cultura cretese-micenea fu amante dei fiori, difatti dai reperti possiamo dedurre una centralità del motivo floreale decorativo, come già era stato per quella egizia. Per i greci occuparsi del giardino era un’attività prevalentemente femminile o alla quale ci si poteva dedicare durante le pause tra una guerra e l’altra. Le influenze persiane si propagarono all’antica Grecia: attorno al 350 a.C. c’erano giardini presso l’Accademia di Atene e Teofrasto, considerato il padre della botanica, si suppone avesse ereditato il giardino di Aristotele.

READI MORE

Residences and Gardens of Lucchesia The historic residences of Lucchesia bear witness to the illustrious past of the region, with many dating back to the Renaissance and Baroque periods. These aristocratic abodes not only serve as custodians of local history but also as repositories of art, precious furnishings, and sumptuous architecture, transporting visitors back in time.

Equally extraordinary are the gardens of Lucchesia, characterized by geometric layouts, elegant fountains, and a rich variety of plants and flowers. Many of these green spaces are masterfully designed, creating unique atmospheres and offering picturesque views of the surrounding hills. From the Garzoni Garden in Collodi, known for its fairy-tale atmosphere, to the gardens of Villa Reale di Marlia, with their classical inspirations, each green space is a living work of art.

Exploring the heritage of the residences and gardens of Lucchesia means immersing oneself in a world of elegance, beauty, and historical charm. Every corner tells the story of noble families, creative landscape geniuses, and cultural influences that have shaped the region over the centuries. A journey through these treasures not only provides an overview of the past but also an unforgettable experience of timeless beauty.

The proximity to the Historic City Center was a preferential element for the settlement of villas and second residences by numerous noble families of Lucca in past centuries. According to an initial census, there are 74 historic-monumental villas in the territory of the Circoscrizione, often accompanied by extensive and highly valuable gardens that significantly characterize the hilly landscape. This territory, together with the hilly area overlooking the entire plain of Lucca, saw the proliferation of country villas from the 16th century onwards, connecting to the city palace for many noble families of that time. Among cultural and environmental assets, these villas play a particularly significant role due to their high historical, architectural, and artistic value, which must be appropriately safeguarded and enhanced in an overall integrated territorial system. The "Monumental Villas of Lucca" were the rich and elegant country residences of Lucca merchants. Dating from the 15th to the 19th century, there are about 300, mostly located in the Lucca hills on the edges of the so-called "Piana di Lucca," on the Pistoia side, practically adjacent to the Pizzorne plateau.

In the construction of these works of urban bourgeoisie immersed in olive groves and vineyards, the people of Lucca have altered their landscape, considering beauty as the primary consideration. Visitors come into contact with a multitude of values ranging from architecture and landscape to agriculture and traditional activities, creating a contemplative and intimate atmosphere. It is recommended to organize the visit to Lucchese villas along specific routes to delve into the tranquility and elegance of these charming abodes. Only 6 of them are "Visitable," and of these, only a few can be explored inside, such as Villa Bernardini in Vicopelago di Lucca. They showcase the best of Lucca's artistic and cultural heritage with frescoes, statues, ponds, parks, etc., unique in their elegance and richness of meaning. Every detail in these noble residences has been carefully thought out and tastefully designed by the ancient owners and architects of the time. Some villas have undergone adaptations to various historical periods, preserving, however, an artistic style of great refinement. Most of the villas feature ponds and caves with water features, lemon groves, and plants of rare and particular beauty in their splendid gardens.
The Gardens of Lucca
cdn_helper

VILLA MANSI

NINFEO BAGNO DI DIANA

Esiste una documentazione molto ricca della storia della villa: costruita dalla famiglia Benedetti fu venduta ai Cenami nel 1599. L’antica villa era un edificio a pianta rettangolare molto semplice, con un salone centrale …

VILLA TORRIGIANI A CAMIGLIANO

IL GIARDINO SEGRETO DI FLORA

Un lungo e maestoso viale di cipressi introduce alla villa dalla scenografica facciata barocca. L’edificio, d’impianto cinquecentesco, venne ampliato e ridisegnato nella prima metà del Seicento da Niccolò Santini …

GIARDINO GARZONI A COLLODI

GIARDINI STORICI

La villa, in uno stile tipico delle ville lucchesi, ha una storia pluricentenaria: si inerpica su una collina sotto le case rustiche in pietra del paese, con il quale essa ha mantenuto uno stretto rapporto di interdipendenza …

VILLA OLIVA BUONVISI

LA BELLISSIMA DIANA SEDUTA

Il parco della Villa, interamente recintato, si estende per circa cinque ettari e risulta composto da vari tipi di giardini. In un interessante Terrilogio del XVII secolo troviamo riprodotta e descritta la proprietà. …

VILLA IL VENTAGLIO FIRENZE READ MORE VILLA TORRIGIANI A CAMIGLIANO READ MORE VILLA MEDICI LA PETRAIA READ MORE GIARDINO TORRIGIANI DI FIRENZE READ MORE VILLA CORSINI A MEZZOMONTE READ MORE GIARDINO GARZONI READ MORE CERTOSA DI PONTIGNANO READ MORE ABBAZIA DI SAN LORENZO A COLTIBUONO READ MORE VILLA OLIVA BUONVISI READ MORE VILLA LA MAGIA READ MORE VILLA LA FOCE READ MORE VILLA POGGIO TORSELLI READ MORE VILLA REALE DI MARLIA READ MORE VILLA MANSI READ MORE CASTELLO DI CELSA READ MORE ABBAZIA DI PASSIGNANO READ MORE TANUTA BOSSI READ MORE VILLA SALVIATI READ MORE VILLA ANELLI READ MORE VILLA E PARCO REVEDIN BOLASCO READ MORE VILLA MEDICEA DI CASTELLO READ MORE GIARDINO DI VILLA BARDINI READ MORE VILLA DES VERGERS READ MORE VILLA DI BIVIGLIANO READ MORE TORRE DEL GALLO READ MORE GIARDINO DELLA GHERARDESCA READ MORE PARCO MEDICEO DI PRATOLINO READ MORE VILLA IL GAROFALO READ MORE VILLA GAMBERAIA READ MORE VILLA I TATTI READ MORE VILLA SCHIFANOIA READ MORE VILLA MEDICI FIESOLE READ MORE GIARDINO DI BOBOLI READ MORE VILLA I COLLAZZI READ MORE © ALESSIO GUARINO cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper