La Scarzuola – Visione e Mito di un Architetto | ITINERARI MISTICI E ALLEGORICI Immersa nella quiete delle colline umbre, la Scarzuola è un luogo unico al mondo: un complesso architettonico sospeso tra sogno e realtà, simbolo di un viaggio interiore e metafisico. Sorta attorno ad un antico convento fondato, secondo la tradizione, da San Francesco d’Assisi nel XIII secolo, la Scarzuola deve il suo aspetto attuale all’opera visionaria dell’architetto milanese Tomaso Buzzi (1900–1981). Acquistato nel 1956, il luogo divenne per Buzzi il teatro di un progetto monumentale e personale: la costruzione di una "città ideale", concepita come una rappresentazione allegorica della condizione umana. Attraverso un labirinto di teatri, torri, templi, scale impossibili e gigantesche architetture simboliche, Buzzi ha dato forma ad un paesaggio interiore, popolato di rimandi all’alchimia, alla filosofia ermetica, all’esoterismo rinascimentale e al mondo onirico delle fiabe. Ogni elemento della Scarzuola non è solo decorazione: è metafora, domanda, riflessione sulla vita, sulla morte, sul desiderio di assoluto e sulla fragilità dell’esistenza. La città ideale di Buzzi non promette risposte. Invita piuttosto il visitatore a perdersi, a smarrirsi tra scenari e simboli, in un viaggio sospeso tra il visibile e l'invisibile. Un'opera incompiuta, come incompiuto è il percorso di ogni uomo verso la propria verità. Oggi, visitare la Scarzuola significa entrare in un luogo fuori dal tempo, dove architettura, natura e visione si intrecciano in una continua tensione tra utopia e disincanto.
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