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ITINERARI STORICI | VENETO VENEZIA © ALESSIO GUARINO cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper
CITTÀ STORICHE D'ITALIA

VENEZIA

La laguna veneziana si è formata nell’VIII secolo a.C. da un precedente ambiente fluvio-palustre; si suppone che vi fossero insediamenti umani sin dall’epoca preistorica, consentiti dalla ricchezza di risorse che potevano favorire caccia e pesca. In età pre-romana, vale a dire nel periodo paleoveneto, la civiltà era ben radicata nella zona, con popolazioni dedite alla pesca, alla produzione del sale, ai trasporti marittimi e alle altre attività mercantili connesse. Snodo di intensi traffici commerciali che collegavano l’Adriatico con il centro e il nord Europa, in questo periodo si svilupparono nella zona alcuni insediamenti, fra i quali spiccava, ormai con una fisionomia protourbana, il centro di Altino. La venuta dei Romani rafforzò questa situazione: il sistema dei porti venne potenziato (a questo periodo risale Chioggia), mentre l’entroterra venne bonificato e centuriato, come ancora visibile nella disposizione di strade e fossi. La laguna divenne probabilmente luogo di villeggiatura per la nobiltà, come testimoniano alcuni ritrovamenti.

Secondo il Chronicon Altinate dell’XI secolo, il primo mitico insediamento a Venezia sulla Riva Alta (Rialto) risalirebbe al 25 marzo del 421, con la consacrazione della chiesa di San Giacometo sulle rive del Canal Grande: nonostante studi recenti abbiano però dimostrato che San Giacomo di Rialto è assai più tarda, risalendo alla metà del XII secolo, il V secolo è comunque il probabile periodo di inurbazione stabile sulla laguna e, dunque, della fondazione della futura città di Venezia, poiché in quel tempo gli abitanti della terraferma cercarono rifugio nelle lagune a seguito delle varie ondate di invasioni barbariche, in particolare quella degli Unni (452) e dei Longobardi (568). Parallelamente, si trasferirono in laguna le maggiori istituzioni religiose, come il vescovo di Altino a Torcello. Tuttavia, l’area lagunare si presentava allora come un insieme ancora molto eterogeneo di piccoli insediamenti distinti, mentre maggiore importanza avevano alcuni centri limitrofi come Torcello, Ammiana e Metamauco.

Riuniti assieme con tutta l’Italia all’Impero Romano d’Oriente con la prammatica sanzione di Giustiniano I del 554, il Triveneto è nuovamente travolto dalla calata dei Longobardi del 568. I Bizantini perdono gran parte della zona, mantenendo solamente la fascia costiera: è da questo momento che il termine Venetia, un tempo riferito a tutto il Veneto, viene a indicare solo la zona delle lagune. Venetia maritima viene eretta nel 697 a ducato dipendente dall’Esarcato di Ravenna, con capitale prima a Eracliana e quindi a Metamauco. A seguito della tentata invasione franca di Pipino (Carlomanno), nell’821 la più sicura Rialto diviene capitale del Ducato di Venezia, assumendo nel tempo il nome stesso del territorio e dello Stato e diventando definitivamente Venezia. La vicinanza con il Sacro Romano Impero dei Franchi, il rapporto privilegiato con l’Oriente bizantino e contemporaneamente la distanza da Costantinopoli ne fece uno dei principali porti di scambio tra l’Occidente e l’Oriente, permettendo lo sviluppo di una classe mercantile dinamica e intraprendente che, nel corso di quattro secoli circa, trasformò la città da remoto insediamento e avamposto imperiale a potenza padrona dei mari, ormai totalmente indipendente.

Durante il Basso Medioevo, Venezia è annoverata fra le Repubbliche marinare e, a ricordo di ciò, il leone di San Marco, emblema della Serenissima, appare nelle insegne marine della bandiera italiana unitamente ai simboli di Genova, Pisa e Amalfi. Il capo del governo era il Doge (dal latino dux), il quale vide, con il passare del tempo, il suo potere sempre più vincolato da nuovi organi istituzionali. Molti Dogi, soprattutto prima dell’anno mille, si videro costretti a prendere i voti perché i cittadini li reputavano troppo bramosi di potere: alcuni vennero anche uccisi o abbacinati.

All’apice della sua potenza, nel XIII secolo, Venezia dominava gran parte delle coste dell’Adriatico, regioni quali la Dalmazia, l’Istria, molte delle isole dell’Egeo, Creta, Cipro, Corfù, ed era la più importante potenza militare e fra le principali forze mercantili nel Medio Oriente. Nel XV secolo il territorio della Repubblica si estendeva dall’Adda all’Istria, e da parte della provincia di Belluno, al Polesine veneto. Dal XV secolo il primato veneziano cominciò a decadere in seguito a eventi storici come l’accrescimento della potenza ottomana e lo spostamento dei commerci verso le Americhe, che colpirono duramente la vocazione marittima della città, che finì per volgere i suoi interessi economici verso l’entroterra.

LABIRINTO J.L.BORGES

FONDAZIONE CINI VENEZIA

Alle spalle del Chiostro del Palladio e del Chiostro dei Cipressi è situato il Labirinto Borges, ricostruzione del giardino-labirinto che Randoll Coate ha progettato in onore di Jorge Luis Borges. Il labirinto, realizzato ad opera della Fondazione Giorgio Cini in collaborazione con la Fundación Internacional Jorge Luis Borges, è stato inaugurato il 14 giugno 2011, a 25 anni dalla morte dello scrittore argentino. Il Labirinto è ispirato al racconto di Borges Il giardino dei sentieri che si biforcano. 

 

 

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ITINERARI DI ARCHITETTURA | VENEZIA

NEGOZIO OLIVETTI

L’allestimento del negozio venne commissionato nel 1957 a Scarpa da Adriano Olivetti, il quale aveva rilevato i locali dismessi di una precedente bottega della Piazza. Tale spazio, precisamente collocato nell’angolo sotto il loggiato delle Procuratie Vecchie e il sotoportego del Cavalletto, in prossimità di quello dell’Arco celeste che porta al bacino Orseolo, nei progetti di Olivetti doveva divenire un prestigioso punto d’esposizione e di lancio dei noti articoli per ufficio, richiamando tanto l’attenzione dei clienti quanto quella degli esteti. Infatti, vista l’ubicazione, l’intervento affidato a Scarpa doveva essere realizzato con massima cura e precisione, nonché con profondo rispetto della storica Piazza e dei suoi monumenti. 

 

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Se dovessi cercare una parola che sostituisce “musica” potrei pensare soltanto a Venezia.
Friedrich Nietzsche

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