This site was optimized for desktop or tablet viewing. Mobile devices will have some viewing difficulties, but will retain functionality.

I Giardini Romani Pompeiani: Spazi Verdi e Proiezioni Illusionistiche READ MORE Albert Einstein e Firenze | Racconti e vicende tra famiglia, bellezza, musica e scienza READ MORE Il Giardino Zen READ MORE The promise of a field READ MORE Viaggi nello spazio viaggi nel tempo READ MORE DIARIO DI OAXACA READ MORE GIARDINI E STRADE READ MORE Viaggiare è ancora viaggiare e la lontananza  sta dove è sempre stata: in nessun luogo, per fortuna! READ MORE Appennino Tosco Romagnolo READ MORE Giardini Segreti READ MORE Elementi di Botanica Parallela READ MORE Le Corbusier e Villa Adriana READ MORE La piramide rovesciata READ MORE Opere nel paesaggio READ MORE I Tre Giardini READ MORE In Principio Minuscole Forme READ MORE Il Giardino Giapponese READ MORE Smemorata Atene READ MORE {{title}} READ MORE I Mille Giardini READ MORE {{title}} READ MORE Immagini di città READ MORE ”Ville e giardini italiani”. Il giardino storico italiano nella storiografia contemporanea READ MORE Pierre Grimal READ MORE Il complesso Brion di Carlo Scarpa READ MORE Gae Aulenti a Granaiolo READ MORE Derek Jarman’s Prospect Cottage READ MORE ARCHITETTURE OLIVETTIANE READ MORE Adolf Loos READ MORE Il bambino è come un uccello READ MORE Storia di un botanico napoletano READ MORE Diritto al paesaggio e generazioni future READ MORE {{title}} READ MORE Il Giardino Medievale READ MORE I Kepos Greci READ MORE Giardini del Giappone READ MORE Intervista a Pietro Porcinai READ MORE Suggestioni mediterranee READ MORE Giardini sulle rive del mediterraneo READ MORE HANGING GARDENS OF BABYLON READ MORE Linee guida per il giardino planetario READ MORE Villa Medici a Fiesole READ MORE Fiesole immense garden on Florence READ MORE La mostra del giardino del 1931 READ MORE Saggio di Pietro Porcinai READ MORE Paesaggio di giardini giardini di paesaggio READ MORE Gli alberi del ricordo READ MORE Contemporaneo Classico READ MORE Fiesole immenso giardino su Firenze READ MORE © ALESSIO GUARINO

UNA BREVE INTRODUZIONE In Europa, l’arte del giardino rinacque durante il XIII secolo in Languedoc e nell’Île-de-France, e poi nei giardini delle ville italiane nel primo Rinascimento. I parterre francesi, la cui tradizione risale alla fine del XVI secolo ebbe il suo massimo fulgore nelle interpretazione che ne diede André Le Nôtre nella progettazione dei principali giardini nobiliari di Francia (si veda a tal proposito il delizioso film “Le regole del caos” di Alan Rickman, del 2014). Nel XVIII secolo il giardino di paesaggio inglese aprì nuove prospettive. Il XIX secolo vide il fiorire del revival dei giardini storici e la nascita dei giardini romantici di cui una delle espressioni più note è quella dei cottage garden inglesi. Dal XX secolo l’architettura dei giardini si evolvette integrandosi e sovrapponendosi con le nuove discipline dell’urbanistica, con il design, con l’arte delle installazioni, delle performance e della Land Art.

Giardino all’italiana

Il giardino all’italiana è uno stile di giardino di origine tardo-rinascimentale ed è caratterizzato da una suddivisione geometrica degli spazi ottenuta con l’utilizzo di filari alberati e siepi, di sculture vegetali di varia forma ottenute con la potatura di cespugli sempreverdi (topiarie), giochi d’acqua geometrici, spesso accostati ad elementi architettonici quali fontane e statue. Ha profondamente influenzato l’intera storia del giardinaggio, risultando decisivo anche per la nascita del giardino alla francese e, per contrasto, del giardino all’inglese. L’espressione “giardino formale” indica spesso proprio un giardino all’italiana o un giardino alla francese. Il giardino all’italiana, sviluppatosi in Italia attorno alla metà del XVI secolo, è l’evoluzione del giardino medievale. Il primo giardino geometrico all’italiana viene tradizionalmente riferito all’ingegno di Niccolò Tribolo, che lavorò a Firenze ai giardini della villa di Castello, della villa Corsini e poi ai Giardini di Boboli, fornendo un modello che venne poi sviluppato scenograficamente nei secoli XVII e XVIII.

Solo nel XIX secolo il giardino informale, o parco all’inglese, fornì un nuovo modello paesaggistico, che in alcuni casi comportò la sostituzione dei giardini geometrici e in altri li affiancò semplicemente, venendo destinato ad altre zone. Tra Otto e Novecento il formalismo ebbe un revival con l’attività di paesaggisti come Cecil Pinsent, ma in definitiva si può dire che non sia mai tramontato. Una caratteristica che si ritrova in tutti giardini formali sono le decorazioni al suolo fatte con aiuole, siepi di sempreverdi (spesso bosso), e le decorazioni floreali disegnate su prato o su un fondo di ghiaia colorata. Oltre ai singoli cespugli potati con forme geometriche, i giardini formali presentano spesso grandi gruppi di piante o complessi vegetali di alberi o arbusti potati secondo forme geometriche, come ad esempio alberi, alti anche oltre i 20 metri, potati a spalliera, tali da realizzare vere e proprie architetture vegetali. Con la stessa logica, nei giardini formali, sono realizzati labirinti, tunnel, colonnati e anfiteatri (teatri di verzura). Nel giardino formale la pavimentazione è realizzata in terra battuta, ghiaia colorata o prato all’inglese. Un altro elemento spesso presente è il giardino segreto, una zona riservata, nascosta nella vegetazione o murato, utilizzato per la coltivazione di piante rare o per distendersi fuori dalla vista degli altri.

Giardino alla francese

Il giardino alla francese o giardino formale francese (in francese: Jardin à la française o Jardin régulier) rappresenta l’espressione del classicismo barocco nell’arte del giardinaggio; uno stile di giardini incentrato sulla simmetria, decorazioni vegetali ricercate, statue, giochi d’acqua e grandiose prospettive che si perdono nelle foreste naturali. È un dare un ordine alla natura ricercando una perfezione formale in una sontuosità teatrale. Sviluppatosi dal giardino rinascimentale francese (a sua volta fortemente improntato sul giardino all’italiana) culmina nel XVII secolo con la creazione dei Giardini di Versailles dal celebre architetto André Le Nôtre per Luigi XIV di Francia; atti a divenire un esempio da seguire per tutte le corti d’Europa. Il giardino alla francese si è evoluto dal giardino rinascimentale francese dell’inizio del XVI secolo, a sua volta direttamente ispirato al giardino rinascimentale italiano. Il giardino all’italiana, improntato sul Giardino di Boboli a Firenze o a quello di Villa d’Este a Tivoli, era caratterizzato da parterres di forme geometriche disposti in modo simmetrico e bordati da siepi tagliate, fontane e cascate, scale e rampe che uniscono i vari livelli e terrazze, grotte, labirinti, statue ed elementi mitologici. Erano concepiti per conferire armonia e ordine alla natura, ideali del Rinascimento, conservando l’eredità dell’Antica Roma.

Nel 1495 re Carlo VIII durante la sua Campagna d’Italia discese a Napoli e rimase entusiasta dei giardini degli Aragonesi. Convinse così gli architetti, Pacello da Mercogliano e Giovanni Giocondo, autori dei giardini della Villa di Poggioreale, a seguirlo in Francia. Carlo VIII commissionò loro i giardini del Castello di Amboise e di Château Gaillard, sue residenze. Il suo successore Enrico II di Francia, che viaggiò molto in Italia e incontrò anche Leonardo da Vinci, creò un giardino all’italiana al Castello di Blois. Verso il 1528 Francesco I inizia i nuovi giardini del Castello di Fontainebleau, ricco di parterres, fontane, una foresta di pini importati dalla Provenza e la prima grotta artificiale di Francia. Il Castello di Chenonceau presenta due giardini creati secondo il “nuovo stile”, uno venne realizzato nel 1551 per volere di Diana di Poitiers, il secondo, nel 1560, voluto da Caterina de’ Medici. Nel 1564 la regina di Francia Caterina de’ Medici commissiona la creazione dei celebri Giardino delle Tuileries, il più bello e grande parco di Parigi. Era uno spazio chiuso che misurava 500 metri di lunghezza e 300 di larghezza. Era diviso in scomparti rettangolari da sei viottoli e le sezioni erano piantate con prati, aiuole, e piccoli gruppi di cinque alberi, chiamati Quinconces; non mancavano parti con orti e vigneti. I Giardini delle Tuileries furono utilizzati per le sontuose feste reali di Caterina, in onore degli ambasciatori della regina Elisabetta I e per il matrimonio di sua figlia, Margherita di Valois con il futuro Enrico IV.

Giardino all’inglese

Il paesaggismo (in inglese landscaping) è l’attività del progettista legata al giardino paesaggistico, tipologia maturata dalla fine del XVI secolo in poi e che concentrava la propria speculazione attorno al giardino come imitazione della natura, stretto rapporto non solo con la pittura e l’architettura ma anche con il paesaggio circostante. Giardino e paesaggio, frutto della contaminazione tra la cultura britannica ed elementi orientali, sono uniti alla base del giardino all’inglese e trovano nel saggista Capability Brown il primo teorizzatore. La fortuna del giardino all’inglese e la varietà della sua diffusione è dovuta soprattutto all’opera di teorici come Brown e alla grande fortuna di pubblico e critica che questi saggi riscossero all’epoca. Tra gli autori più importanti è opportuno citare almeno Humphry Repton: nei suoi scritti, la figura del landscape gardener assume il ruolo di progettista completo, padroneggiante tutti gli aspetti del disporre e progettare lo spazio e le discipline ad esso correlate, non ultime l’architettura, l’idraulica, l’illuminotecnica, la botanica e la fisica. Questo insieme di discipline sarebbe poi stato chiamato jardinisme da Amèdèe de Viart nel suo Le jardiniste moderne (Parigi, 1819). Nel panorama critico, al giardinaggio paesaggista si opponeva una corrente nata all’inizio del XIX secolo con Uvedale Price e Richard Payne Knight, sostenitori della pictoresque beauty che avrebbe poi portati alla nascita del giardino romantico cosiddetto pittoresco.
GIARDINI D'EUROPA

 

 

GIARDINI E PAESAGGI NELLA STORIA – UNA GUIDA RAGIONATA E BIBLIOGRAFICA – DI BRUNO FILIPPO LAPADULA

FONDAZIONE ALDO DELLA ROCCA ENTE MORALE PER GLI STUDI URBANISTICI – COLLANA RICERCA E DOCUMENTAZIONE

 

La mostra  “PIETRO PORCINAI (1910-1986). IL LAVORO DI UN PAESAGGISTA ITALIANO NELLE IMMAGINI E NEI DISEGNI DELL’ARCHIVIO FIESOLANO”  di TESSA MATTEINI

COLONIA. ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA, 3 MARZO -13 APRILE 2004 COLONIA. KÖLNMESSE, 5-7 SETTEMBRE 2004

 

I GIARDINI DI PIETRO PORCINAI IN UMBRIA

A cura di Marina Fresa, Giulia Giacchè, Luciano Giacchè. Regione Umbria

 

Il giardino storico come luogo d’incontro tra arte e natura | The historical garden as a place where art meets nature

ELENA ACCATI, MARCO DEVECCHI

ATTI E RASSEGNA TECNICA DELLA SOCIETÀ DEGLI INGEGNERI E DEGLI ARCHITETTI IN TORINO ANNO 151 – LXXII – N. 1 – GIUGNO 2018

 

Russell Page | Giro d’italia

Estrapolata dal paesaggio roccioso dell’isola di Ischia, l’oasi La Mortella è formata da due giardini molto diversi tra loro: uno sulla collina, ideato da Lady Walton con vegetazione mediterranea; e l’altro a valle, disegnato da Russell Page a partire dal 1956. Qui il clima è subtropicale e le piante prevalentemente acquatiche.

Testo Elisabetta Colombo – Foto Alessio Guarino. Living Corriere

NBS Le soluzioni basate sulla natura, conosciute anche come *Nature-Based Solutions* (NBS), sono approcci che sfruttano i processi naturali e gli ecosistemi per affrontare sfide ambientali, sociali ed economiche. Ecco alcune tipologie di soluzioni basate sulla natura. READ MORE {{title}} {{excerpt:words:80}} READ MORE {{title}} {{excerpt:words:80}} READ MORE PASONA URBAN FARM Located in downtown Tokyo, Pasona HQ is a nine story high, 215,000 square foot corporate office building for a Japanese recruitment company, Pasona Group. It is a major renovation project consisting of a double skinned green facade, offices, an auditorium, cafeterias, a rooftop garden and most notably, urban farming facilities integrated within the building. The... READ MORE CENTRE CULTUREL TJIBAOU NOUMÉA The Tjibaou Cultural Centre in Noumea, a masterpiece conceived by the renowned Italian architect Renzo Piano, stands as a symbol of cultural richness and architectural brilliance. Nestled in the heart of New Caledonia, this cultural institution is dedicated to the preservation and celebration of the Kanak culture, the indigenous people of the region. The center... READ MORE The Sustainable House of Hiroshi Iguchi The first Millennium City Workshop (experiential learning) took place on November 23, 1998, and since then, on the first floor or higher, various themes have been explored every month. Many visions and dreams for the future were shared by numerous participants (cumulative total of over 10,000) in what was called the "Dreams and Future Discussion... READ MORE Herligheten, urban gardening in Oslo Do you have a dream about planting your own mango tree? The statistic probability that you who are reading this live in the city is over fifty percent, and the number is increasing. This means that fewer and fewer of us have the opportunity to grow our own fruit and vegetables, but are entirely dependent... READ MORE MILLENIUM CITY A greenhouse is generally considered to be a house for plants. But for Tokyo-based architect Hiroshi Iguchi, a greenhouse can be a very pleasant home for people, too, and he has built several such projects to prove his point. Iguchi’s latest glass development is a utopian experiment called Millennium City. On a plot of open... READ MORE {{title}} {{excerpt:words:80}} READ MORE {{title}} {{excerpt:words:80}} READ MORE {{title}} {{excerpt:words:80}} READ MORE {{title}} {{excerpt:words:80}} READ MORE {{title}} {{excerpt:words:80}} READ MORE Masanobu Fukuoka Penso di non essere diverso da voi, ma c’è una piccola differenza tra voi e me. Il significato del mio nome è: Masa = diritto, retto, Nobu = fede, Fuku = felice, Oka = montagna La piccola differenza con voi è che volete imparare, io sono venuto per vuotarmi la testa da quel che ho imparato in... READ MORE {{title}} {{excerpt:words:80}} READ MORE {{title}} {{excerpt:words:80}} READ MORE