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IN ITALIA ABBIAMO UN PATRIMONIO DI OLTRE 20.000 CASTELLI.

CASTELLI D'ITALIA

Il termine castello deriva dal latino castellum, diminutivo di castrum, termine che indica una fortificazione che di solito veniva costruita, al tempo dei romani, in legno o in pietra per presidiare dei punti sensibili dell’Impero, come ad esempio le strade o i ponti lungo le frontiere. Nel corso del Medioevo, vennero costruiti numerosi castelli e il paesaggio di tutta Europa fu caratterizzato dalla presenza di fortificazioni, sia semplici, sia complesse, costruite in punti che offrivano una posizione strategica dal punto di vista della difesa. Nei pressi di fiume, sulle alture, a volte nelle vicinanze di paludi, i signori locali cominciarono a edificare castelli in pietra o in legno.

La tendenza a costruire castelli fu talmente visibile che gli storici definiscono questo fenomeno con il termine incastellamento. A partire dal IX secolo infatti si è notato come l’azione di costruire un castello a scopo difensivo fosse una azione molto comune tra i signori locali, desiderosi di difendersi dagli attacchi e di mostrare, con un segno concreto quale una costruzione fortificata, il proprio potere. Il fatto che molti signori desiderassero costruire una struttura fortificata, dentro la quale risiedere in modo da proteggersi in caso di attacchi esterni è da collegarsi ad alcuni avvenimenti specifici: non solo le rivalità tra signori locali per il controllo dei territori, ma anche le invasioni di popoli stranieri furono tra i fattori che più di altri contribuirono al fenomeno dell’incastellamento.

Tra IX e X secolo l’Europa infatti fu caratterizzata da numerose invasioni: tutta l’Europa sentì infatti l’esigenza di difendersi dagli attacchi che provenivano sia da Est, da Sud e da Nord, condotti rispettivamente da Ungari, Saraceni e Normanni. Il castello, nato come struttura difensiva, divenne allora una caratteristica del paesaggio europeo. I castelli potevano essere molto diversi, per struttura, ampiezza, materiali impiegati, ma in generale erano tutti accumunati da una serie di caratteristiche che facevano di questa struttura un luogo in grado di rispondere a una esigenza sia residenziale sia difensiva. In origine con il termine castello si poteva indicare una costruzione caratterizzata da una semplice palizzata in legno e una torre costruita in muratura, dove il signore poteva nascondersi in caso di conflitto o difendersi in caso di attacco. Con il passare del tempo il castello divenne una struttura sempre più complessa, divenendo una realtà autosufficiente al cui interno vivevano il signore e una intera comunità di contadini, artigiani, uomini in armi.

Il castello era infatti abitato sia dal signore locale, sia da quella parte di popolazione, contadini e artigiani che in cambio di prestazioni lavorative e denaro dovute al signore, ricevevano da questi la possibilità di vivere all’interno della struttura fortificata e quindi di proteggersi in caso di guerra. All’interno del castello vivevano poi ovviamente gli uomini in armi che combattevano e difendevano il signore e il castello stesso. Il castello era costruito in luoghi strategici, isolati e su alture per dominare visivamente tutta l’area circostante.

Esso venne edificato con le seguenti caratteristiche:

Fossato: Un fossato, spesso riempito d’acqua, isolava il castello e ne rendeva difficoltoso l’accesso.

Cinta muraria: Per entrare al castello, bisognava superare almeno una cinta muraria che proteggeva il castello vero e proprio.

Torri: Tale cinta difensiva, costruita prima in legno poi in muratura, era caratterizzata da una serie di torri quadrate o rotonde.

Ingresso: La porta di accesso era spesso costruita ad altezze elevate e per accedervi era necessario superare un ponte levatoio.

Feritoie: Dalle feritoie costruite sul muro esterno, le guarnigioni potevano lanciare frecce, dardi, pietre contro i nemici che dal di fuori tentavano di porre sotto assedio il castello.

Cammino di ronda: Tra le due cinte murarie più esterne era costruito un camminamento di ronda: sopra di esso delle guardie armate erano di vedetta e si occupavano di controllare che nessun nemico si avvicinasse alle mura del castello.

Merlature e mura difensive: Le mura erano sovrastate da una merlatura la cui forma dava indicazioni sulla famiglia di appartenenza del signore locale, l’autorità più importante del castello.

Maschio o mastio: Tra le torri, quella più alta, massiccia e ultimo baluardo a scopo difensivo era il maschio o mastio.

Dongione: Il dongione era una parte fondamentale del castello. Esso infatti era fortificato e in esso poteva risiedere il signore durante gli attacchi.