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MEDICEI
2024.
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ITINERARI STRAORDINARI TOSCANA 2 La stagione delle ville medicee si concluse con Ferdinando I che acquistò Montevettolini e Artimino, mentre ampliava anche l’Ambrogiana, la Petraia e Castello. Le ville medicee sono rappresentate in una famosa serie di lunette dipinte nel 1599 circa da Giusto Utens nella villa della Petraia e che sono un insostituibile documento di come apparivano queste residenze nei secoli passati, particolarmente prezioso per quelle modificate in seguito oppure nel tempo perdute, come la Villa di Pratolino. Ogni membro della famiglia Medici possedeva una sua tenuta come luogo di piacere e di rappresentanza, mentre il Granduca si spostava da una villa all’altra: per la caccia si recava a Pratolino, al Trebbio e a Cafaggiolo, in primavera soggiornava all’Ambrogiana, mentre ad Artimino, che si trova in collina, passava le giornate di luglio in frescura. I giardini per le quali le ville sono famose hanno un primo esempio nella villa di Castello, dove Cosimo I fece realizzare quello che è il prototipo di giardino all’italiana da Niccolò Tribolo, l’autore in seguito anche del Giardino di Boboli. Oggi le ville hanno varie destinazioni: alcune sono veri e propri musei (La Petraia, Poggio a Caiano, Cerreto Guidi), altre sono occupate da istituzioni (come a Castello dove il giardino è un museo, mentre la villa è la sede dell’Accademia della Crusca), altre ancora sono state vendute o affidate a privati, i quali le tengono per uso privato oppure le hanno destinate a cornice di eventi.

Solo 14 ville sono state iscritte nella lista dell’UNESCO.
Le prime ville medicee sono quelle del Trebbio e di Cafaggiolo, di severo aspetto fortificato trecentesco e legate esclusivamente al controllo dei fondi agricoli nella zona del Mugello, della quale erano originari i Medici. Nel Quattrocento Cosimo il Vecchio fece edificare a Michelozzo le ville di Careggi e Fiesole, edifici ancora severi nelle forme, ma dove iniziano ad essere presenti degli elementi di svago: cortili, logge, giardini. Lorenzo de’ Medici era solito risiedere per lunghi periodi a Careggi, qui soleva far riunire l’Accademia neoplatonica e il Cenacolo di Marsilio Ficino, e sempre qui lo colse la morte nel 1492. Gradualmente i Medici “accerchiarono” Firenze con le loro ville, mentre nel periodo granducale, di pari passo con lo svilupparsi dei loro interessi in tutta la Toscana, si assiste a una costellazione di queste strutture architettoniche anche in zone lontane dalla capitale del Granducato. VILLE E GIARDINI MEDICEI 1 Il sistema delle ville medicee costituisce un vero e proprio microcosmo attorno al quale si svolgevano i rituali della corte medicea. Spesso sorte al posto di antichi castelli, tali ville esprimono al massimo l’alto livello di architettura rinascimentale e barocca raggiunto in Toscana, permettendo confronti sull’evoluzione degli stili. Tutto questo differenzia notevolmente le ville medicee dalle più “semplici” case rurali toscane. Le ville potevano essere ereditate, acquistate, sequestrate o fatte costruire appositamente dai Medici. Alla fine del Cinquecento il sistema territoriale delle ville, dalle forti valenze economiche e strategiche, consisteva in almeno 17 tenute principali, secondo un profilo storico-artistico. A queste vanno aggiunte altre secondarie, d’interesse per lo più agricolo oppure tenute dai Medici per pochissimo tempo, per un totale di circa trenta ville vere e proprie. Molto più numerose furono poi le fattorie medicee e gli innumerevoli casini di caccia sparsi in tutta la Toscana.
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VILLA MEDICI

FIESOLE

Villa Medici a Fiesole è una delle più antiche ville appartenute ai Medici, la quarta, dopo le due ville nel Mugello (Cafaggiolo e Il Trebbio) e la villa di Careggi. Chiamata anche Belcanto o il Palagio di Fiesole, è tra le ville medicee meglio conservate ma al tempo stesso è anche tra le meno note. 

GIARDINO MEDICEO

DI PRATOLINO

Villa Demidoff è la denominazione moderna di quello che resta della Villa Medicea di Pratolino e si trova nella località di Pratolino, a Vaglia, in Provincia di Firenze, in via Fiorentina 276. La villa medicea vera e propria fu demolita nel 1822, ma in seguito venne acquistata dalla famiglia Demidoff.

VILLA MEDICI LA PETRAIA

FIRENZE

La Villa Medicea La Petraia è ritenuta una delle più belle e celebrate ville medicee, collocata in una posizione panoramica che domina la città di Firenze. Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali la gestisce tramite il Polo museale della Toscana, nel dicembre 2019.

GIARDINO DI BOBOLI

FIRENZE

Il Giardino di Boboli è un parco storico della città di Firenze. Nato come giardino granducale di Palazzo Pitti, è connesso anche al Forte di Belvedere, avamposto militare per la sicurezza del sovrano e la sua famiglia. Il giardino, che accoglie ogni anno oltre 800.000 visitatori.

VILLA MEDICEA

DI CASTELLO

La villa medicea di Castello si trova nella zona collinare di Castello a Firenze, molto vicina all’altra celebre villa medicea de La Petraia, ed è famosa soprattutto per i magnifici giardini, secondi solo a quelli di Boboli. Oggi la villa, chiamata anche Villa Reale, L’Olmo o Il Vivaio.

VILLA LA MAGIA

QUARRATA

Villa La Magia è stata un’importante villa medicea. Il nome deriva probabilmente da maia, femminile di maius, “maggiore”, da intendersi come appellativo per la villa principale della zona. Il nucleo originario della villa fu costruito nel Trecento dalla famiglia pistoiese dei Panciatichi.

CAPPELLA VILLA MEDICEA

POGGIO IMPERIALE

Nel 1820, dunque in pieno clima Restaurazione con Ferdinando III di Toscana, l’architetto Giuseppe Cacialli conclude i lavori per la cappella che pochi anni prima aveva commissionato Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone. Sulla facciata esterna, entro un loggiato che ospita due nicchie.