Un giardino nella storia: addossato alle mura etrusche di Fiesole e a poca distanza dall’antica chiesetta di Sant’Apollinare, nei cui pressi Leonardo da Vinci possedeva una vigna, del cui prodotto non era troppo soddisfatto. È un breve pianoro dove si coltivano con tanta passione fiori e orto.
Scaturisce dalle squadrate mura un angolo roccioso denso di sorprese fiorite in ogni mese dell’anno dal quale si diparte un magico roseto dalle molte decine di varietà gentili, profumate e mai banali.
Il prato bordato da macchie variegate di cespugli, la cui fioritura si avvicenda, conduce ad una lunga pergola, ricoperta di banksie che collega i lati lunghi del giardino, al di là della quale nell’argenteo risplendere degli olivi e nella generosità degli alberi da frutto, l’orto corona la meditata spontaneità della natura.