Arroccato sulle colline della prefettura di Niigata, il Museo di scienze naturali di Echigo-Matsunoyama è noto per la sua architettura insolita, l’impressionante collezione di farfalle e le abbondanti nevicate che ogni anno lo inghiottono. Con un esterno in acciaio pre-arrugginito, il museo sembra più un relitto industriale che uno spazio per mostre scientifiche. Spiegando la sua ispirazione per l’edificio, l’architetto Takaharu Tezuka ha detto: “Volevo realizzare un edificio che sembrasse una rovina”. E con l’ambiente estremo e il clima del paese innevato del Giappone, l’edificio assomiglia a delle rovine astratte ogni anno di più. Durante l’inverno, la neve può raggiungere una profondità di 23 piedi, seppellendo tutto tranne la torre di avvistamento dell’edificio.
All’interno del museo, grandi finestre senza vetri permettono ai visitatori di vedere la neve accumulata all’esterno e, occasionalmente, le forme di vita che vi sono sospese. Per resistere all’enorme pressione della neve, le finestre sono realizzate in acrilico composito spesso tre pollici, lo stesso materiale utilizzato negli acquari. Tuttavia, lo stress posto sulla struttura è così grande che l’edificio può essere sentito “gemitare” in inverno.
Mentre la torre funge da unico punto di riferimento importante nel paesaggio innevato d’inverno, offre anche ampie vedute delle montagne e dei prati circostanti. Salendo la sua scala poco illuminata verso l’alto, i visitatori sono anche immersi in un’installazione artistica di luci e suoni a energia solare. La torre è un esempio del tentativo degli architetti Takaharu e Yui Tezuka, marito e moglie, di infondere nell’edificio il tema dell’esperienza dei raggi cosmici, dell’acqua, dei suoni e della natura attraverso la collaborazione con cinque artisti. Oltre alla grande collezione di farfalle, una mostra da non perdere è “The Amusing Boxes”. Contenuta in circa 200 cassetti, questa mostra è una raccolta di “strani dalla natura e dalla cultura di Matsunoyama”. Tra gli oggetti trovati nella mostra ci sono pelli di serpente, conchiglie di cicala e oggetti realizzati nei laboratori del museo.