Castellammare di Stabia, situata nel cuore della Campania, affonda le sue radici in epoche antichissime, con una storia che risale a ben prima dell’era romana. La città, adagiata sulle rive del Golfo di Napoli e ai piedi del Monte Faito, è nota per essere stata un centro vitale già in epoca pre-romana, abitata dagli Osci, una delle più antiche popolazioni italiche. Le prime testimonianze archeologiche indicano che l’area fu frequentata sin dall’età del bronzo, intorno al II millennio a.C., e successivamente divenne un’importante città della civiltà etrusca.

Durante il periodo romano, Castellammare di Stabia, allora conosciuta semplicemente come Stabiae, divenne un luogo di villeggiatura per l’aristocrazia romana, attratta dalla bellezza paesaggistica e dalle proprietà curative delle sue sorgenti termali. La città conobbe il suo massimo splendore nel I secolo d.C., fino alla tragica eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., che la seppellì sotto metri di ceneri e lapilli, come accadde anche per le vicine Pompei ed Ercolano.

Le rovine di Stabiae, oggi riportate alla luce, testimoniano la ricchezza e l’importanza di questo centro nell’antichità, con le sue lussuose ville, le terme e i numerosi affreschi che narrano la vita quotidiana e la cultura dell’epoca. Castellammare di Stabia, quindi, non è solo un comune moderno, ma un luogo carico di storia, che conserva nel suo territorio le tracce di un passato glorioso e lontano.