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GHERARDO BRAMI | STORIE DI UOMINI E PAESAGGIO EXPERIENCE FALCONRY DAY © ALESSIO GUARINO

STORIE DI UOMINI E PAESAGGIO | LA FALCONERIA

GHERARDO BRAMI

Le prime evidenze relative alla falconeria si collocano in ambiente medio-orientale. Riferimenti alla pratica venatoria aviaria si trovano già nell’Epopea di Gilgamesh, testo fondamentale della mitologia mesopotamica prodotto dalla civiltà dei Sumeri. Del pari, testimonianze archeologiche hanno confermato il ricorso alla falconeria degli Assiri. Negli scavi del palazzo di Sargon II a Khorsabad (VIII secolo a.C.) è stato rinvenuto un bassorilievo assiro raffigurante due cacciatori, l’uno impegnato ad abbattere dei rapaci con l’arco, l’altro intento invece a catturarne uno incolume, presumibilmente per destinarlo all’addomesticamento. Già l’archeologo Austen Henry Layard (1817-1894) aveva parlato di falconieri raffigurati nei bassorilievi delle rovine di Ninive.

Nel corso del VII secolo a.C. la falconeria era già diffusa nell’Estremo Oriente. Pratica consueta tra le popolazioni nomadi dell’etnia mongoloide, presso le quali il falco e l’aquila avevano un fortissimo significato simbolico, viene ricordata da fonti dell’Antica Cina già nel 680 a.C.. Dalla Cina, la falconeria si diffuse in Corea e in Giappone. Secondo il Nihongi però, solo nel IV secolo, durante il regno dell’imperatore Nintoku, si può attestare una massiccia diffusione della pratica venatoria aviaria nel Sol Levante, poi codificata come “arte” chiamata viva la Takagari.

Non siamo oggi nelle condizioni di poter affermare con certezza che la pratica della falconeria fosse diffuso nell’Antica Roma, seppur i rapaci avessero un ruolo predominante nella simbologia e nella mitologia romana quanto greca: basti pensare all’aquila intesa come simbolo di Zeus/Giove ed il ricorrere del medesimo uccello quale stemma distintivo della legione romana. La pratica della caccia con i rapaci raggiunse l’Europa grazie ai barbari.

LA FALCONERIA DI GHERARDO BRAMI

STORIE DI UOMI E PAESAGGIO

Gherardo Brami, con il suo team di “Birdkeeper” professionisti, si occupa da oltre 20 anni di divulgazione scientifica ed attività didattiche tramite dimostrazioni di volo in libertà.

“Da anni pratichiamo professionalmente la gestione in libertà e l’allevamento di rapaci e altre specie di grande interesse naturalistico, occupandoci di trasmettere la passione ed il rispetto per la natura, tramite dimostrazioni di volo e organizzando giornate e stage di conoscenza e avvicinamento al meraviglioso ed appassionante mondo degli uccelli, per educare e sensibilizzare un corretto approccio verso questi animali e trasmettere il rispetto per l’ambiente che ci circonda.  Collaboriamo inoltre con parchi naturalistici, zoologici e offriamo le nostre competenze a centri di recupero ed enti preposti alla tutela dell’ambiente e alla ricerca scientifica per finalità conservazionistiche.”

Se siete affascinati dal mondo degli uccelli e volete provare un’esperienza unica potrete prenotare la vostra “Experience Falconry Day” dove potrete avere un contatto diretto con questi meravigliosi animali in una delle cornici naturalistiche più belle della Toscana.

Attività per minimo tre persone della durata di circa un’ora, presso Poppi ad Arezzo.

 

Itinerari Naturalistici Toscana

CASENTINO GOLF CLUB

L’Associazione Sportiva Dilettantistica CASENTINO GOLF CLUB AREZZO fu fondata nel 1985 da un gruppo di amici (soci fondatori promotori ) che coinvolsero gli enti pubblici locali ( Provincia di Arezzo, Comunità Montana del Casentino, Comune di Poppi ) nella realizzazione dell’unico percorso di golf omologato e imerso tra castelli medievali, pievi romaniche, scavi etruschi ed antichi monasteri quali Camaldoli, La Verna si integrano in un paesaggio toscano intatto che dal 1991 è divenuto Parco Nazionale.

Il percorso è immerso in questo straordinario “cuore verde della Toscana” e può essere interamente seguito dalla Club House posta alla sommità di ampi terrazzamenti circondati da boschetti di querce e di castagni. Le 13 buche attuali presentano tutte elementi di interesse e vanno giocate con attenzione. La tecnica e la precisione sono preferibili a particolari doti di potenza. Gli ostacoli naturali e la conformazione offrono la possibilità di utilizzare tutti i bastoni della sacca a disposizione del giocatore, così come tutti i colpi del suo repertorio. Il Club fondato nel 1985 ha potuto disporre per i suoi associati delle prime quattro buche nel 1987 ed il percorso delle 9 buche dal 1990.

Itinerari Naturalistici Toscana

LE BALZE DEL VALDARNO

Le Balze del Valdarno, conosciute anche come Smotte, sono un geotopo caratteristico, costituite da sabbie, argille e ghiaie stratificate, alte fino a un centinaio di metri, di forme diversificate, intercalate da profonde gole. Queste sono il risultato dell’erosione dei sedimenti pliocenici lacustri del Valdarno Superiore da parte degli agenti atmosferici e dei corsi d’acqua.

Il fondovalle del Valdarno come lo vediamo oggi è il risultato dei fenomeni geologici, avvenuti dopo l’estinzione del Lago pliocenico del Valdarno Superiore. Da questo momento in poi inizia la fase erosiva che continua anche adesso: il reticolo idrografico, formato da un fiume più grande nel fondovalle, l’Arno, e da molti suoi torrenti trasversali più piccoli, ha iniziato a smantellare i sedimenti lacustri accumulati nelle varie fasi e a trasportare questi ultimi più a valle.