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CITTÀ STORICHE D'ITALIA ROMA © ALESSIO GUARINO cdn_helper cdn_helper
ITINERARI D'ARTE | ROMA

FONTANA DI TREVI

La Fontana di Trevi è la più grande fra le celebri fontane di Roma. Costruita sulla facciata di Palazzo Poli da Nicola Salvi, il concorso indetto da papa Clemente XII nel 1731 era stato inizialmente vinto dallo scultore francese Lambert-Sigisbert Adam ma successivamente l’incarico passò a Salvi: si dice che il cambiamento fosse dovuto al fatto che il pontefice non voleva affidare l’opera a uno straniero, invece un’altra versione spiega che Adam doveva ritornare in Francia. Cominciata nel 1732, fu infine affidata nel 1759 a Pietro Bracci aiutato da suo figlio Virginio. I due completarono l’opera, che venne inaugurata nel 1762.

La storia della fontana è strettamente collegata a quella del restauro dell’Aqua Virgo, ovvero l’acquedotto dell’Acqua Vergine, che risale ai tempi dell’imperatore Augusto: infatti l’architetto Marco Vipsanio Agrippa (suo genero) fece arrivare l’acqua corrente del bacino sorgentizio di Salone, sulla via Collatina, fino al Campo Marzio, per alimentare le terme volute e completate dallo stesso Agrippa, cui si deve anche l’edificazione del Pantheon (nel cui frontone è scolpito il suo nome). L’acquedotto, attivo da più di duemila anni, è lungo quasi venti chilometri, sotterranei.

Benché compromesso e assai ridotto nella portata dopo i danni causati dall’assedio dei Goti di Vitige nel 537, l’Acqua Vergine rimase in uso per tutto il Medioevo, con restauri attestati già nell’VIII secolo, poi ancora dal Comune nel XII secolo, in occasione dei quali si provvide anche ad allacciare il condotto ad altre fonti più vicine alla città, poste in una località allora chiamata «Trebium», che potrebbe essere all’origine del nome dato alla fontana. Il suddetto acquedotto è il più antico di Roma tuttora funzionante, e l’unico che non ha mai smesso di fornire acqua alla città dall’epoca di Augusto.

Il punto terminale dell’«Aqua Virgo» nel Medioevo si trovava sul lato orientale del colle Quirinale, nei pressi di un trivio (Treio, nella lingua dell’epoca: altra ipotesi, abbastanza accreditata, sull’origine del nome). Al centro dell’incrocio venne realizzata una fontana con tre bocche che riversavano acqua in tre distinte vasche affiancate; risale al 1410 la prima documentazione grafica della «Fontana del Treio» (o «di Trevi»), così rappresentata. Poco tempo dopo, nel 1453, su incarico di papa Niccolò V, Leon Battista Alberti sostituì le tre vasche con un unico lungo bacino rettangolare, appoggiandolo ad una parete bugnata e merlata e restaurando i tre mascheroni da cui fuoriusciva l’acqua.

MUSEI VATICANI

ITINERARI D'ARTE

I Musei Vaticani sono il museo nazionale della Città del Vaticano, in Roma. Fondati da papa Giulio II nel XVI secolo, occupano gran parte del vasto cortile del Belvedere e sono una delle raccolte d’arte più grandi del mondo, dal momento che espongono l’enorme collezione di opere d’arte accumulata nei secoli dai papi: la Cappella Sistina e gli appartamenti papali affrescati da Michelangelo e Raffaello sono parte delle opere che i visitatori possono ammirare nel loro percorso. Benché i musei si trovino interamente in territorio vaticano, il loro ingresso si trova in territorio italiano, in viale Vaticano 6 a Roma.