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“…dalle rovine romane alla villa di Böcklin, Fiesole offre numerose e affascinanti attrattive, retaggio di epoche storiche diverse. La cosa più bella è però la sua incantevole posizione, distribuita com’è lungo i fianchi e sulla cima di due massicci colli affacciati su Firenze e coperti di frutteti e case di campagna. [.] Chi fugge su quest’altura il viavai di Firenze, troverà riposo e appagamento alla vista e allo spirito inseguendo i profili verdi di monti e dei gruppi di cipressi nei giardini.”

Hermann Hesse, Dall’Italia, 1901.

“…siamo andati ieri sera al tramonto sulla collina che domina Firenze e che vide nascere Fra’ Angelico, dove Böcklin abitò così a lungo; siamo saliti a Fiesole, è stato meraviglioso, una rivelazione. Ho capito perché questi grandi del Quattrocento furono come ce li mostrano le loro opere: non erano altro che veri artisti commossi davanti a una natura degna degli Dei. Essi compresero e seppero approfittarne…”

Le Corbusier, Lettera ai genitori in “Il Viaggio in Toscana” 1907

VILLA I TATTI

TOUR DEI GIARDINI FIESOLANI

In antichità la costruzione fu posseduta dagli Zati, che la vendettero nel 1563 a Giulio d’Alessandro del Caccia dai cui figli, nel 1603, l’acquistò Porzia di Tommaso de’ Bardi vedova di Niccolò di Francesco degli Alessandri.

VILLA SCHIFANOIA

TOUR DEI GIARDINI FIESOLANI

La storia o la leggenda vuole che questa sia la famosa villa nella quale, durante la terribile pestilenza che aveva colpito Firenze, si sarebbe rifugiata la compagnia di giovani che, con i loro racconti, danno vita al Decamerone del Boccaccio.

VILLA MEDICI

TOUR DEI GIARDINI FIESOLANI

Villa Medici a Fiesole è una delle più antiche ville appartenute ai Medici, la quarta, dopo le due ville nel Mugello (Cafaggiolo e Il Trebbio) e la villa di Careggi. Chiamata anche Belcanto o il Palagio di Fiesole, è tra le ville medicee meglio conservate.

VILLA SPARTA

TOUR DEI GIARDINI FIESOLANI

Muovendo dalla piazza e fiancheggiando per un tratto il convento di 5. Domenico, è la via delle Fontanelle che discende verso la fresca vallicella del torrente Africo, conducendo a diverse ville di antica origine”

AREA ARCHEOLOGICA MUSEI DI FIESOLE

IL TEATRO ROMANO

Gli scavi nell’area archeologica di Fiesole comprendono un teatro romano, le terme, un tempio etrusco-romano e un museo archeologico. Si trovano tra via Duprè, via delle Mura Etrusche e via Marini. Contiene reperti dal III secolo a.C. al II secolo d.C.. Nel 1809, il barone prussiano Friedman Schellersheim fu il primo a far eseguire degli scavi in un podere, detto Buche delle Fate, dove trovò ruderi di epoca romana. Egli fece ricerche fino al 1814, poi i lavori furono sospesi e ripresi successivamente nel 1870.

Il Comune nel 1873 acquistò il terreno dove gli scavi continuavano e nel 1878 venne istituito nel palazzo Pretorio un primo museo col materiale venuto alla luce. Il direttore degli scavi nominato dal comune fu il professor Demostene Macciò, che sostenne l’incarico fino al 1910. Nella spianata degli scavi si trovava l’antico foro di Faesulae, nella convalle tra i colli di San Francesco e di Sant’Apollinare.

LE GRANDI MANIFESTAZIONI IN TOSCANA

ESTATE FIESOLANA

ESTATE FIESOLANA edizione 2023 in scena al Teatro Romano di Fiesole propone ogni sera un evento diverso, da giugno a settembre. Un cartellone che comprende diversi aspetti della proposta artistica italiana ed internazionale con molti personaggi dello spettacolo dal vivo. Già annunciati i primi nomi con la musica d ‘autore come Stefano Bollani e Makaya McCraven, veri alchimisti del jazz, Alice con il suo tributo a Franco
Battiato, il sound raffinatissimo dei BowLand e Irene Grandi in versione blues. Per la scena musicale internazionale salirà sul palco fiesolano Suzanne Vega, riconosciuta come una delle principali cantautrici della sua generazione, accompagnata alla chitarra di Jerry Leonard, a lungo collaboratore anche di David Bowie. A settembre arriva Roberto Cacciapaglia ed i Pink Floyd Legend con Atom Heart Mother Mercoledì 21 giugno il Teatro Romano, come tradizione, ospiterà la giornata dedicata alla Festa della Musica, uno dei più importanti eventi a valore culturale che celebra il solstizio d’estate in più di 120 nazioni in tutto il mondo. La serata a cura della Scuola di Musica di Fiesole è ad ingresso libero su prenotazione.

ARCHITETTURA A FIESOLE

LA SCUOLA FIORENTINA
“L’esperienza progettuale dei più significativi esponenti della cosiddetta “Scuola fiorentina” del secondo dopoguerra è passata attraverso un confronto con i caratteri del paesaggio collinare fiesolano dove, in maniera emblematica, le ville padronali, le case coloniche, i fienili, i muri a retta che addomesticano le differenze di livello del terreno, le coltivazioni di viti ed ulivi, i filari di cipressi, sono tutti saldati in un’alleanza millenaria, ormai sedimentata in una struttura resistente di straordinaria bellezza.
Giovanni Michelucci, Raffaello Fagnoni, Edoardo Detti, Leonardo Ricci, Leonardo Savioli, Rolando Pagnini, con tempi e modi diversi, hanno tentato di confrontarsi con l’anima di quei luoghi, coniugando le influenze del Movimento Moderno con i caratteri più profondi di un frammento di paesaggio tra i più belli del Bel Paese.”  Fabio Capanni
 

GIOVANNI MICHELUCCI

VILLA IL ROSETO

Sul colle di S. Apollinare, nel dolce sky-line delle colline fiesolane, immediatamente sotto la piazza di Fiesole, villa il Roseto con il suo giardino stretto e abbarbicato sul terreno scosceso si apre sul panorama mozzafiato di Firenze e la valle dell’Amo. La villa, una costruzione semplice, un edificio color ocra che richiama nella forma e nelle finiture in pietra le case coloniche toscane, fu realizzata dalla pittrice belga Consuelo de Jevenois, tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, quando la collina era abitata per lo più da stranieri.

PIER NICCOLÒ BERARDI

VILLA DI MONTECECERI

Sulla via che dalla Piazza Mino sale verso il parco di Montececeri, si apre un antico cancello da cui il viale dei platani, ritmato da una serie di rododendri in conca, conduce alla villa costruita nel primo Ottocento, alla cappella e ad alcuni annessi adiacenti che risalgono al secolo XIV. Attorno all’abitazione un gruppo di imponenti cedri del Libano con tassi e cedri deodora creano un giardino ombroso da cui il lungo pergolato di glicini conduce verso meridione, fino alle pendici del bosco, da dove è possibile godere di un panorama sulla città.

IL CINEMA A FIESOLE

VILLA DI MAIANO SET DEL FILM " CAMERA CON VISTA" DI JAMES IVORY

Diversamente da quanto si potrebbe pensare, il film ‘Camera con vista’ non fu girato in un albergo del centro di Firenze. Per una serie di casualità e soprattutto per la sua architettura coloniale, la scelta ricadde sulla villa di Maiano alle porte di Fiesole. La struttura, che appartenne a un industriale inglese fino all’inizio del Novecento, non ha subito sostanziali cambiamenti durante il secolo scorso e tutt’oggi percorrendone stanze e corridoi si ritrovano arredamenti e oggetti rinvenibili nel film di James Ivory.

BADIA FIESOLANA

ITINERARI STORICI

La badia di San Bartolomeo, più conosciuta come badia Fiesolana, è un luogo di culto cattolico situato fuori dal centro abitato di Fiesole, in località San Domenico, nella città metropolitana di Firenze e diocesi di Fiesole. “Badia” è una contrazione popolare della parola abbazia. A Firenze e dintorni sono esistite cinque abbazie, situate come ai punti cardinali della città: a nord la Badia Fiesolana, a ovest la Badia a Settimo, a sud l’abbazia di San Miniato, a est la Badia a Ripoli e al centro la Badia fiorentina. Nel 1025-1028 nel luogo dove in passato sorgeva un oratorio dedicato ai santi Pietro e Romolo fu costruito un monastero (o come suggerisce il nome un’abbazia) intitolato a san Bartolomeo. Fra il 1456 e il 1467 il complesso venne portato allo stato attuale. La facciata della chiesa, che dà sull’ampio sagrato, appare in gran parte incompiuta.

IL CONVENTO

SAN FRANCESCO A FIESOLE

Su un preesistente romitorio sorse nel 1399 il convento francescano ad opera del Beato Giovanni da Stroncone. Ad allora risalgono il protiro affrescato nel sottarco, il dormitorio di San Bernardino e uno dei due chiostri. Alla fine del Quattrocento la chiesa fu ingrandita nella parte absidale, costruendo il coro sopra la cappella sotterranea. Tra il 1905 e il 1906, la chiesa fu sottoposta ad un restauro che, sotto la guida di Giuseppe Castellucci, la riportò ad uno stile simile a quello originario. Nel 1998 è stato collocato alla parete sinistra il trittico di Bicci di Lorenzo.

ITINERARI D'ARTE A FIESOLE

FONDAZIONE PRIMO CONTI

Immersa tra gli oliveti del paesaggio fiesolano aperto a settentrione verso le propagini dell’Appennino, la villa quattrocentesca è legata al pittore Primo Conti (Firenze, 1900 – Fiesole, 1988) dal 1945 quando l’acquista per farne il suo studio e lavorarci per il resto della sua vita. Nel luogo a lui congeniale raccoglie numerosi documenti inerenti alla vita artistica toscana e italiana con particolare riguardo al periodo delle avanguardie storiche, di cui è stato uno dei protagonisti.

Già dal 1970 esprime un suo desiderio in una lettera all’amico Aldo Palazzeschi: «Si tratterebbe, da parte mia, di istituire in questa mia bella casa fiesolana e nel terreno che la circonda una “Fondazione” dedicata alle avanguardie storiche che si svilupparono a Firenze nei primi vent’anni del secolo (dal Leonardo a Lacerba ecc.) con un archivio che dovrebbe accogliere e mettere a disposizione degli studiosi un vasto materiale documentario (libri, riviste, manifesti, fotografie e, soprattutto, corrispondenza epistolare fra i maggiori protagonisti dei movimenti novatori di ogni parte del mondo e i nostri scrittori, pittori, musicisti d’avanguardia).».

A BELMOND HOTEL FLORENCE

VILLA SAN MICHELE A DOCCIA

“Sulla pendice del poggio Fiesolano che scende verso la vallicella dell’Affrico, sorge questo antico e grandioso edificio monastico, circondato da un folto bosco che contribuisce a dare alla località un carattere solenne di tranquilla solitudine” così nel 1906 Guido Carocci tratteggia il complesso di San Michele a Doccia. Nel nome che accosta San Michele Arcangelo, cui era dedicata la chiesa dei frati francescani, al toponimo Doccia, la sorgente che sgorga dalla roccia, si sintetizza il sito ricco di storia, di valori ambientali e paesaggistici. La facciata della chiesa attribuita a Santi di Tito, risale al Seicento, quando la proprietà era della famiglia Davanzati. Trasformazioni significative avvengono dal 1808, con la soppressione napoleonica del convento, quando l’edificio diventa una villa privata di proprietà dei Cuccoli Fiaschi che realizzano il giardino antistante e ridisegnano la strada d’accesso.

VILLA DI CAMPOLUNGO

UNA CASA ECOSOSTENIBILE NELLE COLLINE TOSCANE

Incastonata nelle colline fiorentine si trova Villa di Campolungo, una dimora di campagna ecosostenibile e ricca di storia. Fra distese argentee di olivi e panorami sereni potrete assaporare l’atmosfera e la tranquillità della Toscana. Tradizione e contemporaneità si fondono nelle camere della villa, restaurate con rispetto per l’ambiente. Il comfort moderno si sposa con la caratteristica architettura toscana rimasta inalterata nel tempo. Nelle nostre terre produciamo olio extra vergine bio di qualità, miele naturale e lavanda. Ogni mattina, fra le altre cose, offriamo ai nostri ospiti il profumo del pane fresco di grani antichi fatto in casa e le torte appena sfornate con amore. Fin dal primo momento a Villa di Campolungo godrete della quiete e della piena sintonia con il territorio.

LA VIA DEGLI DEI

FIESOLE ULTIMA TAPPA PRIMA DI FIRENZE

La via degli Dei è un percorso escursionistico che collega le città di Bologna e Firenze, passando attraverso gli Appennini. Il nome deriva probabilmente dai toponimi di alcuni monti attraversati, fra cui Monte Venere, Monte Adone a Monzuno e Monte Luario a Firenzuola (con riferimento alla dea Lua, invocata dai Romani in guerra), nei pressi del passo della Futa. La via, attualmente segnata dal CAI, ripercorre i cammini utilizzati nel Medioevo per le comunicazioni fra Bologna ed il capoluogo toscano, e ancora prima dai Romani attraverso la Flaminia militare, costruita nel 187 a.C. per volontà del console romano Gaio Flaminio, e dagli Etruschi come via di collegamento tra Bologna e Fiesole, città entrambe di fondazione etrusca. Il percorso, ricostruito a partire dagli anni ’90, attraversa numerosi luoghi di interesse naturalistico e paesaggistico a quote intorno ai 1000 m s.l.m. In alcuni punti i sentieri passano proprio sulle antiche pavimentazioni stradali ancora superstiti dopo 2000 anni di storia.