I Musei Vaticani sono una delle gemme culturali più preziose del mondo, situati nel cuore della Città del Vaticano. Questo complesso di musei offre ai visitatori un’eccezionale collezione di opere d’arte, reperti storici e tesori culturali che abbracciano millenni di storia. Scopriamo insieme la storia, le collezioni e l’importanza di questi straordinari musei. L’origine dei Musei Vaticani risale al XVI secolo quando papa Giulio II aprì una vasta area per esporre una collezione di sculture antiche. Nel corso dei secoli successivi, i papi hanno continuamente ampliato e arricchito le collezioni. Il complesso dei Musei Vaticani comprende oggi oltre venti diverse collezioni, tra cui la Pinacoteca, i Musei Egiziani, la Galleria delle Carte Geografiche e la Cappella Sistina. Uno dei punti salienti dei Musei Vaticani è la loro vasta collezione di arte e oggetti preziosi. Tra le opere d’arte più celebri vi è la Cappella Sistina, affrescata da maestri come Michelangelo e Botticelli. Il capolavoro di Michelangelo, il “Giudizio Universale,” copre l’intera parete dell’altare, mentre il soffitto è decorato con scene della creazione. La bellezza di quest’opera d’arte è indescrivibile e attrae visitatori da tutto il mondo.
Oltre alla Cappella Sistina, la Pinacoteca Vaticana ospita una straordinaria raccolta di dipinti di artisti come Raphael, Caravaggio, Leonardo da Vinci e molti altri. Queste opere d’arte sono un riflesso della ricchezza della Chiesa cattolica e delle sue connessioni con gli artisti più influenti della storia. I Musei Vaticani sono anche famosi per i loro Musei Egiziani, che presentano una vasta collezione di antichità egiziane, tra cui mummie, statue, e manufatti funerari. Questa sezione dei musei offre ai visitatori un’opportunità unica per esplorare l’arte e la cultura dell’antico Egitto. La Galleria delle Carte Geografiche è un’altra attrazione imperdibile dei Musei Vaticani. Questa galleria è adornata con una serie di mappe geografiche dipinte sulle pareti, raffiguranti l’Italia e altre regioni europee, realizzate nel XVI secolo. Queste mappe sono state restaurate con grande cura e rappresentano una testimonianza storica notevole delle conoscenze geografiche dell’epoca.
Cuore della cristianità cattolica, è l’unica città al mondo ad ospitare al proprio interno un intero Stato, l’enclave della Città del Vaticano. Il suo centro storico, delimitato dal perimetro delle mura aureliane, sovrapposizione di testimonianze di quasi tre millenni, è espressione del patrimonio storico, artistico e culturale del mondo occidentale europeo e, nel 1980, insieme alle proprietà extraterritoriali della Santa Sede nella città, è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, provvedimento esteso nel 1990 ai territori compresi all’interno delle mura gianicolensi.
La Fontana di Trevi è la più grande fra le celebri fontane di Roma. Costruita sulla facciata di Palazzo Poli da Nicola Salvi, il concorso indetto da papa Clemente XII nel 1731 era stato inizialmente vinto dallo scultore francese Lambert-Sigisbert Adam ma successivamente l’incarico passò a Salvi: si dice che il cambiamento fosse dovuto al fatto che il pontefice non voleva affidare l’opera a uno straniero, invece un’altra versione spiega che Adam doveva ritornare in Francia. Cominciata nel 1732, fu infine affidata nel 1759 a Pietro Bracci aiutato da suo figlio Virginio. I due completarono l’opera, che venne inaugurata nel 1762.
La storia della fontana è strettamente collegata a quella del restauro dell’Aqua Virgo, ovvero l’acquedotto dell’Acqua Vergine, che risale ai tempi dell’imperatore Augusto: infatti l’architetto Marco Vipsanio Agrippa (suo genero) fece arrivare l’acqua corrente del bacino sorgentizio di Salone, sulla via Collatina, fino al Campo Marzio, per alimentare le terme volute e completate dallo stesso Agrippa, cui si deve anche l’edificazione del Pantheon (nel cui frontone è scolpito il suo nome). L’acquedotto, attivo da più di duemila anni, è lungo quasi venti chilometri, sotterranei.