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ITINERARI NATURALISTICI | AÇORES MATA JARDIM JOSE DO CANTO © ALESSIO GUARINO cdn_helper cdn_helper
MATA JARDIM JOSE DO CANTO | PORTOGALLO

Giardini in Europa

Il Mata – Jardim José do Canto fu piantato a metà del XIX secolo, in un terreno incolto, derivante dal vulcano Lagoa Seca (1630). Nel 1861, José do Canto commissionò il progetto all’architetto paesaggista Barrillet-Deschamps e, secondo Isabel Albergaria nel suo libro “Quintas, Jardins e Parks da Ilha de S. Miguel”: «Deschamps (1824-1875) era a quel tempo una figura ben nota nel panorama parigino, lavorando sotto la direzione di Alphand nel piano generale di urbanizzazione di Haussmann, con la responsabilità principale della piantumazione dei parchi e dei giardini di Parigi. In questa veste è stato coautore del Bois de Boulogne e del Bois de Vincennes, dei parchi Monceau e Buttes Chaumont e dei giardini degli Champs-Elysées. Il suo ruolo di paesaggista fu estremamente importante, avendo creato un tipo ben definito di impianto e di piantumazione, caratterizzato da ampi marciapiedi curvilinei che formavano piccole valli al fondo dei pendii boscosi, dove crescevano gruppi di alberi e arbusti ornamentali in associazioni di ” pittoresche aiuole”. Un gruppo di alberi notevoli come un Leccio monumentale (Quercus rotundifóli), Tulipani arborei e una Sequoia (sequoia sempervirens) dell’epoca di José do Canto, forse la più grande dell’intero territorio nazionale, classificata di Interesse Pubblico dai Servizi Forestali in ottobre 1970. »

«Il progetto da lui abbozzato per José do Canto determina come punto centrale della composizione, il terreno per la realizzazione del “padiglione della pesca” (oggi Casa do Lago, da aprire al turismo rurale) da cui gli assi di visione, rappresentati da linee radianti in tutte le direzioni.” Il progetto è stato infine completato da George Aumont e Mata Jardim ora appartiene a Margarida Jacome Correa Hintze Ribeiro, pronipote della coppia fondatrice, José do Canto e sua moglie, Maria Guilhermina Taveira de Brum da Silveira, che è sepolta nell’eremo di Nostra Signora delle Vittorie.

Il Mata-Jardim José do Canto si trova sulla riva sud della Lagoa das Furnas, circondando l’eremo di Nossa Senhora das Vitórias e i due edifici situati ai margini della Lagoa: un cottage anglo-fiammingo che era chiamato il “padiglione della navigazione ” ed è oggi la Casa dos Barcos (turismo rurale), e una villetta franco-svizzera che si chiamava “padiglione della pesca”, oggi Casa da Lagoa, anch’essa convertita al turismo rurale.

Dell’attuale proprietà si conserva la disposizione dell’area a giardino, di circa 10ha, secondo il progetto francese. All’estremità occidentale si trova il noto “Vale dos Fetos”, ricostruito a metà del XX secolo dai genitori dell’attuale proprietario, Ernesto Hintze Ribeiro e sua moglie Maria Josefa Gabriela Borges de Sousa Jácome Correia. Le strade di Mata Jardim sono fiancheggiate da bellissime camelie, molte delle quali secolari, che fioriscono da gennaio a maggio e che costituiscono una delle migliori collezioni di camelie antiche. I Furnas sono noti per le loro camelie e ogni anno a febbraio o marzo si tiene una mostra di questi fiori.

ITINERARI AÇORES

TERMAS DA FERRARIA

Vicino all’Oceano, nell’estremo sud-ovest dell’isola di S. Miguel – Azzorre, si trova Ferraria. Integrata nel Monumento Naturale Regionale di Pico das Camarinhas e Ponta da Ferraria, quest’area di protezione della natura presenta varie strutture di origine vulcanica, di grande valore paesaggistico e scientifico. Questo evento geologico è anteriore alla popolazione dell’isola di S. Miguel ed è stato originato da un’eruzione stromboliana, che ha costruito un cono di scorie che ha causato un drenaggio di lava. La lava è scesa dalla scogliera e una piattaforma lavica è stata creata in riva al mare. L’ingresso di questa corrente lavica in mare provocò un’esplosione freatica che creò una struttura vulcanica di forma conica, sormontata da un cratere. Non era un comune cratere, perché non aveva un camino vulcanico dalla cui profondità sarebbe venuto il magma. Questo cratere è scientificamente designato pseudocrate ed è considerato per la sua singolarità e bellezza un Geomonumento da preservare.