Il parco è il frutto di una ricerca indirizzata a riunire in un luogo arido in estate, freddo in inverno e con un terreno argilloso e serrato un gran numero di piante che non abbiano bisogno d’irrigazione, la cui provenienza sia geograficamente la più diversa, ma con un microclima simile. In comune queste piante hanno la capacità di adattarsi ai rigori cui sono sottoposte dal clima mettendo in atto tutta una serie di difese che coinvolgono la struttura stessa dei loro organi, sino a modulare il processo di respirazione o di scambio con l’ambiente secondo le situazioni in cui si trovano a vegetare.
Il parco misura tre ettari, si scopre lungo un percorso che rivela ai visitatori ambienti diversi: il giardino delle piante grigie, il boschetto, il roseto, la grande aiola delle graminacee, il lago delle acquatiche con la palude, la limonaia, gli spazi verdi distesi interrotti da olivi secolari e cespugli dalle fioriture profumate. In questo giardino sono raccolte quasi quattrocento specie diverse di piante che non richiedono annaffiature estive. Sarete sorpresi come, in un luogo in cui in pratica non piove mai, ci sia tanta acqua tutta raccolta dal cielo attraverso drenaggi e tubazioni sotterranee che sfruttano ogni goccia di pioggia conservandola in cisterne per mantenere i livelli degli specchi d’acqua che gorgogliando danno voce al giardino assieme al vento e agli uccelli.