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ITINERARI NATURALISTICI | CROAZIA PRVIC ŠEPERINE © ALESSIO GUARINO cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper
Piccola isola che si dondola

Virginio Briatore

Toni Kukrov (in italiano Toni Zucchero) amico mio e maestro di vita spentosi nel 2021 a 92 anni era nato sull’isola di Pirvic, nel villaggio di Sepurine. Nel corso della sua leggendaria esistenza ha viaggiato in tutti i continenti e ha trovato anche il tempo di scrivere tre libricini di poesie, molte delle quali dedicate all’isola e alle sue genti.

Il primo di questi libri s’intitola “Mali otok pa se ljulja” (Piccola Isola che si dondola) come una breve poesia di Toni che raccontava come questa espressione, che descrive perfettamente lo spirito dell’isola, fosse uscita dalla bocca di un ubriaco che rientrando allegro e barcollante verso casa si lamentava dell’isola così piccola da non stare mai ferma.

L’isola ha la forma di un bambino. La testa è rivolta verso la costa, il restringersi del collo forma due anse: il porto del paese di Sepurine e il porticciolo che guarda verso terra con la distanza minima dalla costa e dal paese di Srima. Le due gambe collinari e verdi si protendono verso il largo e nell’interno della loro intimità racchiudono il porto naturale di Pirvic Luka (Provicchio Porto) che può ospitare in riva o all’ormeggio una ventina di velieri e imbarcazioni da diporto.

La passeggiata tra i due paesi è una piccola delizia, si lascia un borgo con le sue belle architetture di pietra, si sale lievemente verso la collina, si omaggiano i due cimiteri che segnano il confine tra le due storiche località, per un attimo il mare sparisce alla vista, brillano le foglie argentate degli olivi, si respira la macchia mediterranea e si raggiunge l’altro presepe di pietra con un diverso porto approdo e lo stesso diverso mare. Isola verde con ancora un poco di olivi coltivati mentre le vigne che erano la sua ricchezza a inizio Novecento hanno lasciato il posto alla pineta e alla macchia mediterranea.

Isola di quiete e di musica acustica, dicono la si visiti in due ore e io in vent’anni non l’ho ancora vista tutta. Il perimetro e poco più di 10 chilometri e le spiaggette, moletti, scogli e anfratti di ogni tipo sono almeno un centinaio. Facile da raggiungere perché poco distante da riva, ma viverla se non si è nativi è un’altra cosa, una delizia per pochi felici disoccupati dal mondo, perché come diceva Toni nel suo antico sonante italiano triestino: “Isola no xé per tutti!”

ITINERARI NATURALISTICI | CROAZIA

PRVIC ŠEPERINE

Provicchio in croato Prvić è un’isola della Dalmazia a est di Sebenico, di fronte al porto di Vodizze, alla cui municipalità appartiene. Fa parte dell’arcipelago di Sebenico. Vi sono sull’isola due insediamenti Provicchio (Prvić Luka), a sud, nell’insenatura di porto Provicchio (Prvić-luka), e Seporine o Suporine (Šepurine o Prvić Šepurine) sulla costa nord-ovest.

Provicchio si trova circa 1,5 km a sud del porto di Vodizze, tra l’isola Diat (a ovest) e la costa dalmata (a est) da cui è separata dal canale di Sebenico (Šibenski kanal); la sua superficie è di 2,41 km², lo sviluppo costiero è di 10,63 km, l’altezza massima, di 75,4 m, è quella del monte Provicchio (Prvić). La lunghezza dell’isola, da punta Santa Lucia (rt Sveta Luce) a punta Provicchio (rt Prvić), è di 3 km. Porto Provicchio, rivolto a sud-est, è la maggiore insenatura dell’isola e sta fra punta San Lorenzo (rt Lorenčevica) e punta Provicchio. L’isola è di natura prevalentemente calcarea.

KRKA NATIONAL PARK

ITINERARI NATURALISTICI | CROAZIA

Il parco nazionale della Cherca (Krka in croato) è un’area naturale protetta della Croazia istituita nel 1985. Si trova nella regione di Sebenico e Tenin, in Dalmazia. Il parco confina anche con la cittadina di Scardona, che del parco rappresenta anche l’ingresso principale. La sorgente del fiume Cherca si trova pochi chilometri fuori dall’omonimo parco, sotto una cascata di un suo affluente (il fiume Krčić); quando d’estate il fiume Krčić è in secca, la sorgente è visibile.

Il parco è noto per le sue cascate, formate da letti di travertino: la Bilušića buk (22,4 m di salto) è la prima cascata, posta a 16 km dalla sorgente, e anche l’unica a non essere stata toccata dallo sfruttamento energetico (sulla Cherca furono costruite alcune tra le prime centrali idroelettriche in Europa); la Ćorića buk (15,5 m) si trova 3 km a valle, sotto il lago Ćorić (superficie di circa 50000 m2). Nelle vicinanze fu costruito l’accampamento romano di Burnum. Una diga ferma le acque della Cherca e sfrutta il salto per una centrale idroelettrica; la Manojlovaĉki slapovi (una serie di cascate alta in tutto quasi 60 m) si trova poche centinaia di metri a valle ed è anch’essa utilizzata dalla centrale Miljacka: la Roŝniak slap (8,4 m); la Miljacka slap (23,8 m) non è visitabile in quanto sede dell’omonima centrale idroelettrica: riceve le sue acque dal fiume Zermagna; il Roŝki slap (15,5 m) si trova poco a monte del lago Visovac. È formata da un’innumerevole serie di cascatelle, inframmezzate da isolotti di tufo, per una larghezza di ben 450 m e una lunghezza di 650 m. Le cascate sono visibili da una strada statale. Il complesso dei mulini di Roški slap sono tra i monumenti etnografici di particolare interesse e valore della Dalmazia e della Croazia. I mulini sono ancora funzionanti e azionano una serie di telai per la tessitura e di mulini per macinare il grano.