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VILLA REALE DI MARLIA GIARDINI STORICI DELLA LUCCHESIA | TOSCANA © ALESSIO GUARINO
UN ESCLUSIVO TEATRO DI VERZURA | PAOLA MARESCA

VILLA REALE DI MARLIA

La villa d’impianto cinquecentesco, ridisegnata alla metà del XVII secolo dagli Orsetti, venne acquistata nel 1811 da Elisa Baciocchi bonaparte, principessa di Lucca e di Piombino.

La “Semiramide del Nord”, si dedicò fin da subito alla trasformazione, secondo il gusto inglese, del parco, ampliandone anche l’estensione con l’aggiunta dell’attiguo giardino cinquecentesco della villa del Vescovo e di altri terreni adiacenti.

Il giardino venne arricchito nella parte inferiore da un laghetto, circondato da boschetti e di rare specie arboree, dove circolavano in libertà daini, capre e pecore merinos. Nel verde, dove s’incrociavano ombrosi sentieri e piccoli corsi d’acqua, lo sguardo era catturato dai giochi della luce che filtrava attraverso le chiome degli alberi e si rifletteva sulla superficie delle acque.

Dall’estremità del lago, affollato di cigni bianchi e neri, la vista spaziava alla villa che campeggiava isolata nel bel mezzo di un grande prato verde.

Marlia, luogo veramente divino – scriveva il Metternich alla sorella nel 1817 – che Madame Elisa ha fatto costruire e piantare. La casa ricorda i castelli più belli della Francia. Il giardino è piantato all’inglese ed è meraviglioso, è grande e con un aspetto poco comune, forse unico nel suo genere al di qua delle Alpi, piantato con un uguale profusione di alberi e di fiori esotici, vi sono per esempio dei boschetti interi di magnolia”.

La Villa, che, divenuta la residenza ufficiale di Elisa, regina d’Etruria, prese il nome di Reale, divenne lo scenario privilegiato delle feste e dei ricevimenti cosmopoliti organizzati dalla corte della principessa., mentre, in occasione della festa di Elisa, il parco veniva aperto a tutto il popolo.

Tra le parti conservate del primitivo giardino è il seicentesco teatro di verzura, uno splendido esempio d’ars topiaria. Siepi di bosso, magistralmente tagliate, ne definiscono la struttura teatrale, sul cui fondo occhieggiano tre statue in cotto, raffiguranti le maschere della commedia dell’arte: Colombina, Arlecchino e Pulcinella, collocate in nicchie ritagliate nel fondale del palcoscenico occhieggiano nel verde, a ribadire semanticamente la funzione dell’ovato spazio racchiuso tra alte pareti di tasso. “Il tasso qui dell’atro/Suo verde in ordin vago – così la descrive nel XVIII il poeta lucchese Francesco Franceschi – Tesse il gentil teatro/Che si fa speglio il lago”

Nel verde teatro si mettevano in scena drammi e commedie francesi, molto amati dalla sorella di Napoleone, dove spesso recitavano i principi stessi assieme alle dame e i cavalieri della loro corte 65.

Su questo singolare palcoscenico echeggiarono i virtuosismi di Niccolò Paganini, il famoso violinista genovese ospite assiduo a corte, che, come racconta lo stesso musicista  nella sua autobiografia, faceva letteralmente impazzire con la sua musica la Principessa che cadeva sovente in deliquio ascoltando la “maledetta” musica del maestro.

Con il crollo dell’Impero napoleonico nel 1814, ebbe fine anche il breve regno di Elisa, nel 1817 la villa passò ai Borbone-Parma e poi ai principi di Capua, infine, nel 1923, venne acquistata dai conti Pecci-Blunt. Si deve in particolare ad Anna Laetitia Pecci-Blunt aver ridato nuova vita alla villa e al suo parco.

Residences and Gardens of Lucchesia The historic residences of Lucchesia bear witness to the illustrious past of the region, with many dating back to the Renaissance and Baroque periods. These aristocratic abodes not only serve as custodians of local history but also as repositories of art, precious furnishings, and sumptuous architecture, transporting visitors back in time.

Equally extraordinary are the gardens of Lucchesia, characterized by geometric layouts, elegant fountains, and a rich variety of plants and flowers. Many of these green spaces are masterfully designed, creating unique atmospheres and offering picturesque views of the surrounding hills. From the Garzoni Garden in Collodi, known for its fairy-tale atmosphere, to the gardens of Villa Reale di Marlia, with their classical inspirations, each green space is a living work of art.

Exploring the heritage of the residences and gardens of Lucchesia means immersing oneself in a world of elegance, beauty, and historical charm. Every corner tells the story of noble families, creative landscape geniuses, and cultural influences that have shaped the region over the centuries. A journey through these treasures not only provides an overview of the past but also an unforgettable experience of timeless beauty.

The proximity to the Historic City Center was a preferential element for the settlement of villas and second residences by numerous noble families of Lucca in past centuries. According to an initial census, there are 74 historic-monumental villas in the territory of the Circoscrizione, often accompanied by extensive and highly valuable gardens that significantly characterize the hilly landscape. This territory, together with the hilly area overlooking the entire plain of Lucca, saw the proliferation of country villas from the 16th century onwards, connecting to the city palace for many noble families of that time. Among cultural and environmental assets, these villas play a particularly significant role due to their high historical, architectural, and artistic value, which must be appropriately safeguarded and enhanced in an overall integrated territorial system. The "Monumental Villas of Lucca" were the rich and elegant country residences of Lucca merchants. Dating from the 15th to the 19th century, there are about 300, mostly located in the Lucca hills on the edges of the so-called "Piana di Lucca," on the Pistoia side, practically adjacent to the Pizzorne plateau.

In the construction of these works of urban bourgeoisie immersed in olive groves and vineyards, the people of Lucca have altered their landscape, considering beauty as the primary consideration. Visitors come into contact with a multitude of values ranging from architecture and landscape to agriculture and traditional activities, creating a contemplative and intimate atmosphere. It is recommended to organize the visit to Lucchese villas along specific routes to delve into the tranquility and elegance of these charming abodes. Only 6 of them are "Visitable," and of these, only a few can be explored inside, such as Villa Bernardini in Vicopelago di Lucca. They showcase the best of Lucca's artistic and cultural heritage with frescoes, statues, ponds, parks, etc., unique in their elegance and richness of meaning. Every detail in these noble residences has been carefully thought out and tastefully designed by the ancient owners and architects of the time. Some villas have undergone adaptations to various historical periods, preserving, however, an artistic style of great refinement. Most of the villas feature ponds and caves with water features, lemon groves, and plants of rare and particular beauty in their splendid gardens.
The Gardens of Lucca