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GIARDINI STORICI | KANAZAWA KENROKU-EN GARDEN © ALESSIO GUARINO cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper
GIARDINI STORICI | KANAZAWA

KENROKU-EN GARDEN

Il Kenroku-en è un antico giardino privato nella città di Kanazawa, prefettura di Ishikawa, Giappone. È considerato uno dei tre giardini più belli del Giappone insieme al Kairaku-en di Mito e al Kōraku-en di Okayama. Può essere visitato in qualsiasi momento dell’anno durante il giorno, a pagamento, ed è famoso per offrire ai suoi visitatori bellissimi scorci in ogni stagione. Il giardino si trova vicino all’entrata al castello di Kanazawa, e occupa una superficie di 114.436,64m. La costruzione del Kenroku-en può essere fatta risalire all’inizio del XVII secolo per opera del clan Maeda, che governava il feudo di Kaga, apportando modifiche al giardino fino alla metà del XIX.

Non è semplice fornire una data esatta della sua origine. Secondo alcuni può essere fatta coincidere con la costruzione del canale Tatsumi nel 1632 da parte di Maeda Toshitsune, terzo capo del clan Maeda dal 1605 al 1639. Il canale venne in seguito incorporato nel 1822 nel tortuoso fiume artificiale del giardino. Secondo altri, il giardino nasce grazie al quinto daimyo di Kaga, Maeda Tsunanori (r. 1645–1723). Questi fece costruire nel 1676 l’edificio chiamato Renchi-ochin (“padiglione dello stagno del loto”) sul pendio che si trova di fronte al castello di Kanazawa, e un giardino circostante, inizialmente chiamato Renchi-tei, “giardino dello stagno del loto”. Poco si conosce della struttura e delle caratteristiche del Renchi-tei, a causa di un incendio che lo distrusse quasi interamente nel 1759. Stando a documenti risalenti agli anni precedenti, il giardino veniva spesso visitato dalla nobiltà locale, che vi organizzava banchetti per contemplare la luna e le foglie d’autunno, e per ammirare i cavalli. Vi è una leggenda legata alla Fontana sacra del Kenroku-en, secondo alcuni l’elemento più antico del giardino rimasto fino ai giorni nostri, che recita:

1,200 anni fa, un contadino di nome Tōgorō  si fermò alla Fontana per lavare le patate. All’improvviso, sulla superficie dell’acqua iniziarono a risalire frammenti d’oro, motivo per cui la città venne chiamata Kanazawa, “Palude dorata”. L’acqua proviene dal bacino per le purificazioni che si trova presso il santuario shintoista nelle vicinanze, e molte persone vengono a raccogliere l’acqua per la cerimonia del tè presso questa fontana. La Shigure-tei, casa del tè costruita nel 1725 e miracolosamente sopravvissuta all’incendio del 1759, sembra indicare non soltanto la diffusione di questo rituale nel periodo precedente all’incendio, ma anche della cultura ad esso tradizionalmente associata, che avrebbe influenzato l’estetica del giardino. La Shigure-tei fu usata anche dopo l’incendio e poi completamente restaurata durante il periodo Meiji.

Un altro elemento già presente nel periodo precedente all’incendio del 1759 è la pagoda Kaiseki-tō, attualmente situata su un’isoletta nella zona centrale del laghetto Isago-ike. Secondo alcune fonti fu fatta erigere da Maeda Toshitsune, terzo daimyo di Kaga, che visse tra il 1594 e il 1658, ed è quindi possibile che sia precedente alla creazione del giardino Renchi-tei. Secondo altre fonti, la pagoda sarebbe stata inizialmente parte di una pagoda a 13 piani situata nel giardino Gyokusen-in del castello di Kanazawa; una terza fonte riporta che essa fu portata dalla Corea da Katō Kiyomasa, di ritorno dalle campagne militari iniziate per volere di Toyotomi Hideyoshi, a cui sarebbe stata donata, che a sua volta avrebbe regalato a Maeda Toshiie. Se la teoria è vera, la pagoda arrivò nelle mani del clan Maeda tra il 1592 e il 1598, ovvero gli anni dei tentativi di Hideyoshi di conquistare la Corea e la Cina. Le teorie sopracitate non si escludono a vicenda, per cui è possibile che Maeda Toshiie abbia ricevuto da Hideyoshi una pagoda a 13 piani, posizionandola nel giardino Gyokusen-in, e che i daimyo successivi avrebbero spostato nella posizione attuale, riducendone il numero di piani.

Nel 1774, Maeda Harunaga, undicesimo daimyo di Kaga, iniziò i lavori di restauro del giardino, facendo costruire anche la Midori-taki (“Cascata verde”) e la Yūgao-tei, una casa da tè. Altri miglioramenti vennero apportati nel 1822 quando il dodicesimo daimyo Narinaga fece costruire i tortuosi ruscelli del giardino, con acqua proveniente dal canale Tatsumi. Il tredicesimo daimyo Nariyasu fece aggiungere altri ruscelli ed espandere il lago Kasumi, donando al giardino la sua conformazione attuale. Il giardino fu aperto al pubblico il 7 maggio 1874. Il nome Kenroku-en gli fu dato da Matsudaira Sadanobu su richiesta di Narinaga, ed è un riferimento ai sei attributi del paesaggio perfetto citati nel libro Luòyáng míngyuán jì  (“Cronache di famosi giardini di Luoyang”), scritto dal poeta cinese Li Gefei. I sei attributi sono: spaziosità e intimità, artificio e antichità, corsi d’acqua e panorami.