Incastonata nelle colline fiorentine si trova Villa di Campolungo, una dimora di campagna ecosostenibile e ricca di storia. Fra distese argentee di olivi e panorami sereni potrete assaporare l’atmosfera e la tranquillità della Toscana. Tradizione e contemporaneità si fondono nelle camere della villa, restaurate con rispetto per l’ambiente. Il comfort moderno si sposa con la caratteristica architettura toscana rimasta inalterata nel tempo. Nelle nostre terre produciamo olio extra vergine bio di qualità, miele naturale e lavanda. Ogni mattina, fra le altre cose, offriamo ai nostri ospiti il profumo del pane fresco di grani antichi fatto in casa e le torte appena sfornate con amore. Fin dal primo momento a Villa di Campolungo godrete della quiete e della piena sintonia con il territorio.
ESTATE FIESOLANA edizione 2023 in scena al Teatro Romano di Fiesole propone ogni sera un evento diverso, da giugno a settembre. Un cartellone che comprende diversi aspetti della proposta artistica italiana ed internazionale con molti personaggi dello spettacolo dal vivo. Già annunciati i primi nomi con la musica d ‘autore come Stefano Bollani e Makaya McCraven, veri alchimisti del jazz, Alice con il suo tributo a Franco
Battiato, il sound raffinatissimo dei BowLand e Irene Grandi in versione blues. Per la scena musicale internazionale salirà sul palco fiesolano Suzanne Vega, riconosciuta come una delle principali cantautrici della sua generazione, accompagnata alla chitarra di Jerry Leonard, a lungo collaboratore anche di David Bowie. A settembre arriva Roberto Cacciapaglia ed i Pink Floyd Legend con Atom Heart Mother Mercoledì 21 giugno il Teatro Romano, come tradizione, ospiterà la giornata dedicata alla Festa della Musica, uno dei più importanti eventi a valore culturale che celebra il solstizio d’estate in più di 120 nazioni in tutto il mondo. La serata a cura della Scuola di Musica di Fiesole è ad ingresso libero su prenotazione.
Gli scavi nell’area archeologica di Fiesole comprendono un teatro romano, le terme, un tempio etrusco-romano e un museo archeologico. Si trovano tra via Duprè, via delle Mura Etrusche e via Marini. Contiene reperti dal III secolo a.C. al II secolo d.C.. Nel 1809, il barone prussiano Friedman Schellersheim fu il primo a far eseguire degli scavi in un podere, detto Buche delle Fate, dove trovò ruderi di epoca romana. Egli fece ricerche fino al 1814, poi i lavori furono sospesi e ripresi successivamente nel 1870.
Il Comune nel 1873 acquistò il terreno dove gli scavi continuavano e nel 1878 venne istituito nel palazzo Pretorio un primo museo col materiale venuto alla luce. Il direttore degli scavi nominato dal comune fu il professor Demostene Macciò, che sostenne l’incarico fino al 1910. Nella spianata degli scavi si trovava l’antico foro di Faesulae, nella convalle tra i colli di San Francesco e di Sant’Apollinare.
Da sempre Fiesole, posta a cavaliere sulle propaggini a settentrione dell’Appennino, fa da magnifico fondale alla città di Firenze. L’insediamento sui colli di San Francesco e di Sant’Apollinare, il colle lunato di matrice etrusca, fu scelto secondo la leggenda, unica lucumonia in Europa, determinata da fausti auspici astrali per dominare sulla pianura insalubre dell’Arno e costituire un fiero baluardo alle incursioni da nord. È evidente che l’esposizione, il panorama, l’orografia hanno giocato un ruolo fondamentale nel rispetto della specificità del sito e determinato una qualità ambientale ed un valore semantico unico in sintonia con il contesto. Un’immagine di paesaggio-giardino con un sistema di segni, percorsi, affacci e visuali che tutt’oggi si perpetuano e consentono di leggere, come un libro aperto davanti a noi, le qualità originarie che hanno costituito una sfida, un impegno ed anche una grande responsabilità.