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Scuola di Musica di Fiesole VILLA LA TORRACCIA © ALESSIO GUARINO cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper cdn_helper
GIARDINI FIESOLANI

VILLA LA TORRACCIA | SCUOLA DI MUSICA DI FIESOLE

Il giardino, posto a fianco della villa, è di tipo formale ed è costituito da quattro aiuole simmetriche perimetrale da un cordolo in pietra serena lavorata, con una siepe di bosso al cui interno si trovano rose ed elementi topiari, sempre di bosso. Al centro del giardino si trova una vasca circolare con piante di ninfea al suo interno. Una serra a gradoni è presente a fianco delle scale d’accesso del giardino, mentre sul lato sud è collocata una limonaia con intelaiatura di legno, all’interno della quale sono posti a dimora in piena terra esemplari di arancio amaro. Entrambe le serre sono oggetto di un intervento di restauro che ha come obiettivo non solo la conservazione di questi due manufatti, ma anche il loro riutilizzo. Il giardino confina con un altro piccolo spazio a prato ed aiuole geometriche al quale è possibile accedere da due cancelli di ferro. La separazione fra i due giardini è rappresentata da un muro con decorazioni in cotto e nicchie con statue in pietra, al quale è addossato un piccolo edificio destinato a magazzino. Ad ovest il giardino è aperto e si affaccia come un balcone sul paesaggio di Firenze, incorniciato da due colonne alla cui estremità sono presenti elementi decorativi in cotto. Per quanto riguarda la storia della villa questa appartenne per molto tempo ai Dazzi e nel 1532 passò in dote a Carlo di Niccolò Federighi. Otto anni dopo l’acquistarono Giovanni e Cristofano Alessandrini. Nel Seicento appartenne ai Bini, nel Settecento della Curia Arcivescovile e del conte Guido della Gherardesca ed all’inizio dell’Ottocento è dei Landor, che piantarono i cipressi e le querce che oggi in parte nascondono la villa alla vista. Nella seconda metà dell’Ottocento i Friske la rialzarono di un piano e ricostruirono al di sopra la colombaia. E possibile confrontare la villa attuale con quella precedente l’ampliamento del secolo passato attraverso una stampa pubblicata come frontespizio di una biografia del Landor pubblicata da John Forster nel 869 a Londra. Da questo importante documento si nota che i davanzali delle finestre del primo piano non erano stati ancora sostituiti dai terrazzini, manca il secondo piano e tutta la decorazione dell’alta colombaia si limitava a tre finestre che appaiono oggi allineate con la altre della sopredificazione. Nel 1845 fi visitata, prima delle modifiche, da Charles Dickens e da molti altri stranieri illustri.Attualmente la vila è sede della Scuola di Musica di Fiesole, diretta dal Maestro Piero Farulli.

Ines Romitti

FIESOLE

Fiesole è un immenso giardino con vista su Firenze e sulle colline d’intorno, un panorama che si disegna in un susseguirsi di linee ondulate protette dalla cornice dell’Appennino. Come tutti i giardini merita cura e attenzioni continue e minute e, in effetti, gli strumenti urbanistici degli ultimi quarant’anni, nei loro principi informativi e prescrittivi, hanno assunto la protezione di questa specifica particolarità del territorio, che si esplicita e si materializza in ogni frammento di paesaggio. Ogni elemento in un simile contesto diventa prezioso per la sua forma, le sue proporzioni, i suoi colori, la sua storia: pietre, vegetazione e manufatti diventano parti fondative di un tutto, di un in-sieme unitario e armonioso in cui gli interventi, anche minimi, se non sincronici, possono produrre gravi alterazioni nel paesaggio del Colle Lunato (esiste un nome più evocativo per un luogo?).

In simili contesti, soprattutto in relazione alle pressioni edilizie che inevitabil-mente vi sì scatenano, non è facile mantenere un equilibrio fra la conservazione dei luoghi e lo sviluppo delle attività. Per questo e per meglio comprendere la “misura” di Pietro Portinai è opportuna una breve puntualizzazione sugli strumenti urbanistici fiesolani. È verso la metà degli anni Settanta, che Fiesole si dota di un piano regolatore che ha come obiettivo prevalente la tutela del suo territorio, ma è nel 1983 che viene adottata la variante per le zone agricole, redatta da Gianfranco Di Pietro e Calogero Narese, e che l’amministrazione comunale assume la consapevolezza della unicità e della delicatezza del suo paesaggio.

"Exploring the Gardens of Fiesole" For over twenty years, the Municipality of Fiesole, in collaboration with Architect Ines Romitti of AIAPP (Italian Association of Landscape Architecture), has been committed to enhancing the rich landscape, historical, cultural, and natural heritage present in the territory. Their goal is to make an increasing number of gardens associated with splendid residences visible to the public, considering them valuable for their beauty and significance. In this outreach effort, specialists in landscape architecture have been involved, conducting open-air lessons in spring and autumn, rediscovering the magic of otherwise inaccessible places. The visits have targeted a significant group of gardens within the municipal territory of Fiesole, differing due to exposure, microclimate, site, and landscape relationship.

Given the considerable public success and interest demonstrated not only by residents but also by tourists during these visits, the idea of creating this publication emerged. It is a concise guide presenting the gardens generally involved in the initiative, with the aim of providing documentation to participants, allowing them to keep alive the memories of what they learned and admired. Bibliographical references will enable further exploration for interested readers and visitors. The owners of the gardens are thanked for their kind availability and collaboration.


Starting from September, private one-day tours will resume, featuring visits to a maximum of 2 or 3 gardens.

To book guided tours, please write to: info@andarepergiardini.com
Tour 2024
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VILLA I TATTI

TOUR DEI GIARDINI FIESOLANI

In antichità la costruzione fu posseduta dagli Zati, che la vendettero nel 1563 a Giulio d’Alessandro del Caccia dai cui figli, nel 1603, l’acquistò Porzia di Tommaso de’ Bardi vedova di Niccolò di Francesco degli Alessandri.

VILLA SCHIFANOIA

TOUR DEI GIARDINI FIESOLANI

La storia o la leggenda vuole che questa sia la famosa villa nella quale, durante la terribile pestilenza che aveva colpito Firenze, si sarebbe rifugiata la compagnia di giovani che, con i loro racconti, danno vita al Decamerone del Boccaccio.

VILLA MEDICI

TOUR DEI GIARDINI FIESOLANI

Villa Medici a Fiesole è una delle più antiche ville appartenute ai Medici, la quarta, dopo le due ville nel Mugello (Cafaggiolo e Il Trebbio) e la villa di Careggi. Chiamata anche Belcanto o il Palagio di Fiesole, è tra le ville medicee meglio conservate.

VILLA SPARTA

TOUR DEI GIARDINI FIESOLANI

Muovendo dalla piazza e fiancheggiando per un tratto il convento di 5. Domenico, è la via delle Fontanelle che discende verso la fresca vallicella del torrente Africo, conducendo a diverse ville di antica origine”