This site is optimized for desktop and tablet viewing. Mobile devices may experience some viewing issues, but functionality will remain intact.

Un giardino è una grande responsabilità: dev'essere nutrito con pazienza, conoscenza e amore.

Gertrude Jekyll
L'arte del giardino non è quella di costruire un museo di piante, ma di favorire l'incontro fra l'uomo e la vitalità del mondo.

Gilles Clément
Non si può progettare senza prima aver camminato, osservato, amato la terra su cui si posa il primo sasso.

Giovanni Michelucci
L'architettura autentica nasce quando si ascolta la natura, quando si comprende la misura dell'uomo.

Le Corbusier
Ciò che si vede in un paesaggio è molto più delle forme, delle ombre, dei disegni. è un'intera civiltà

Jean Robert Pitte,

"A journey through the history of gardens and their landscapes." Andare per Giardini è un progetto che intende stimolare la comprensione del patrimonio ambientale e paesaggistico, per poter leggere i segni della sua storia e della sua cultura.
Andare per Giardini è un'iniziativa di documentazione, valorizzazione e promozione dei giardini storici e contemporanei e dei loro paesaggi. Raccoglie già numerose schede ampiamente documentate, consultabili e continuamente aggiornate, dedicate a dimore e giardini, oltre a una ricca sezione di itinerari storici, botanici e naturalistici.

Vogliamo offrire una nuova opportunità, continuando anche virtualmente, attraverso immagini e video, a percorrere giardini in luoghi di straordinaria bellezza per coglierne la storia, l'armonia e i segni contemporanei dell'evoluzione del paesaggio.
Siamo consapevoli che per comprenderli pienamente sia necessario frequentarli, respirarne l'atmosfera e i profumi, osservare i colori, i contrasti, la luce, e soprattutto rispettarli e salvaguardarli.

/

Andare per Giardini is a project that aims to stimulate understanding of the environmental and landscape heritage in order to be able to read the signs of its history and culture. Andare Per Giardini is a project of documentation, valorisation and promotion of historical and contemporary gardens and their landscape. It already collects numerous extensively documented, open and continuously updated records of homes and gardens and a rich section of historical, botanical and naturalistic itineraries.

We want to offer a new opportunity and continue virtually with images and videos to go through gardens in places of extraordinary beauty to capture their history, harmony and contemporary signs of the evolution of the landscape. Aware that to fully understand them it is necessary to frequent them, breathe in their atmosphere, their scents, observe their colours, contrasts, light, and above all respect and safeguard them.
ANDARE PER GIARDINI
THE GREAT LANDSCAPE DESIGNERS OF THE 20TH CENTURY

CECIL ROSS PINSENT

Cecil Ross Pinsent, paesaggista e architetto britannico, è celebre per i giardini innovativi che progettò in Toscana tra il 1909 e il 1939, in cui reinterpretò i concetti dei progettisti italiani del XVI secolo con una vena creativa del tutto personale. Nato a Montevideo, Uruguay, il 5 maggio 1884, da Ross Pinsent, un uomo d’affari con interessi ferroviari, e Alice Pinsent, Cecil studiò architettura in Gran Bretagna. Tra il 1901 e il 1906, si dedicò alla realizzazione di disegni topografici di chiese e abitazioni in Gran Bretagna e in Francia, per poi proseguire, dal 1906, con progetti simili in Italia. Durante un viaggio in Toscana, lui e il suo amico Geoffrey Scott incontrarono lo storico dell’arte americano Bernard Berenson e sua moglie, Mary Berenson.

Pinsent è particolarmente noto per la sua collaborazione con Bernard Berenson, che lo avvicinò al mondo dei giardini e dei paesaggi italiani, un’influenza che segnò profondamente il suo approccio progettuale. Abile nell’unire il tradizionale giardino all’italiana con soluzioni innovative, riuscì a creare spazi che non solo rispettavano le radici storiche, ma le rielaboravano, dando vita a nuove forme estetiche. Tra i suoi lavori più significativi in Toscana si trovano i giardini della Villa I Tatti a Fiesole e quelli della Villa di Poggio Torselli. I suoi progetti enfatizzavano la connessione profonda con il paesaggio naturale toscano, integrandosi con la bellezza incontaminata della regione, un aspetto che ha contribuito a rendere i suoi giardini ancora oggi straordinariamente apprezzati.

CONTEMPORARY GARDENS

VILLA PUCCI

Granaiolo, a lawn garden, a garden with cement lines, a Tuscan house, a forest. I visited it on a May morning, the sun fading and reappearing through the clouds. The green of the lawn and the darker hues of the forest were perfect, gleaming. The rainy spring had favored the chromatic richness of the place. While I was familiar with Granaiolo through publications, as Ippolito Pizzetti often emphasizes, to truly understand a garden, to feel its meaning, its poetics, one must see it, visit it, traverse it. Understanding unfolds gradually; the space moves internally and expands, triggering new perspectives from every vantage point. Parallel bands of converging lines lead toward the forest; right angles, sudden shifts, changes of direction continuously renew the vanishing points. Around the structure, descending horizontal planes, emphasized by concrete borders (a stiffening of the contour lines turning linear) create an effect of expansion, even sonorous, which spreads from the house to the green backdrop of the forest. Conversely, when the view is perceived from the forest, the fragmentation of space into successive planes accompanies the ascent and connects the volumes. One finds oneself immersed in a metatemporal atmosphere, outside any chronological placement, in an infinite space despite being enclosed by tree lines.

Art & Nature Itineraries | Trentino Aldo Adige

ARTE SELLA

Arte Sella is a contemporary art exhibition in nature that takes place in the Val di Sella, in the municipality of Borgo Valsugana. Arte Sella is an international event of contemporary art established in 1986, held outdoors in the meadows and forests of Val di Sella (municipality of Borgo Valsugana, province of Trento). It was initiated in 1986 by Enrico Ferrari, Emanuele Montibeller, and Carlotta Strobele, and is managed by the association of the same name. Enrico Ferrari served as president until 2000, followed by Laura Tomaselli, and since March 2012, Giacomo Bianchi has taken over. In the initial period (1986-1996), the event was biennial and took place at “Casa Strobele” and its park. From 1996 onward, it expanded along a path on Monte Armentera, still within Val di Sella, called artenatura. Approximately 25 artworks are positioned along a 3 km trail.

The Certosa Monastery: A Spiritual and Architectural Masterpiece

CERTOSA DI FIRENZE

The Certosa, initiated in 1341 by Niccolò Acciaiuoli, Grand Seneschal of Naples, served as a secluded retreat for Carthusian monks. Its design, inspired by the Grande Chartreuse of France, accommodates 18 cloistered monks and 5 lay brothers. Cloistered monks lived in spacious cells, dedicating their lives to contemplation, leaving only for Sunday gatherings, church services, or brief weekly conversations. Lay brothers resided in smaller quarters, tending to the monastery’s practical needs.


Explore Our Heritage
A journey through historic and contemporary gardens,
iconic landscapes, and botanical wonders.
Discover the bond between nature, art, and culture.



LE CITTÀ DEI GIARDINI SEGRETI

VENEZIA

Dietro le facciate eleganti di Venezia si nasconde un mondo meno conosciuto: i suoi giardini segreti. Questi spazi verdi, spesso nascosti da alte mura, sono rifugi di pace e bellezza che raccontano una storia di intimità e armonia con la natura. Nati come oasi private della nobiltà, i giardini veneziani uniscono architettura e vegetazione, con fiori esotici, alberi da frutto e pozzi che richiamano la laguna. Ogni dettaglio, dalle pergole alle fontane, riflette un legame profondo con la città e il suo spirito. Visitare questi luoghi, spesso accessibili solo in occasioni speciali, è un’esperienza unica che invita alla riflessione e svela un lato nascosto di Venezia, dove la bellezza si cela nei dettagli più segreti.

Itinerari Naturalistici | Patrimonio Unesco

VAL D'ORCIA

La Val d’Orcia è un’ampia campagna situata in Toscana, nella provincia di Siena, a nord ed est del monte Amiata e vicina al confine con l’Umbria. Attraversata dal fiume Orcia al centro, che le dà il nome, è caratterizzata da gradevoli panorami paesaggistici e da svariati centri di origine medievale, due dei quali molto noti come Pienza e Montalcino. Albero caratteristico il cipresso, cibi e vini tipici i Pici, i salumi di Cinta senese, il Pecorino di Pienza, il Brunello di Montalcino e la nuova denominazione del vino DOC Orcia. Il tipo ambientale prevalente sul Cono vulcanico del monte Amiata è dato dalla presenza di tipi fitocenotici molto rappresentativi (selve e cedui castanili), e peculiari (faggete mesotrofiche ipsofile) per l’isolamento orografico ed ecologico dell’edificio vulcanico. Discreto, a tratti ottimo, lo stato di conservazione. Altri tipi ambientali rilevanti sono le praterie secondarie.

Oliver Sacks Diario di Oaxaca

Traduzione di Maurizio Migliaccio

Sacks ha saputo trovare un’isola di affinità, di amicizia intellettuale e di genuina e disinteressata erudizione riscoprendo il suo interesse infantile per le piante più antiche al mondo – le felci – e frequentando regolarmente le riunioni dell’associazione che se ne occupa, la American Fern Society. Non stupisce dunque che nel 2000, insieme a una trentina di altri pteridologi più o meno dilettanti, sia partito per una spedizione scientifica informale nella regione in cui sopravvive la più alta concentrazione mondiale di specie di felci – lo Stato di Oaxaca, in Messico – e che abbia tenuto un diario di quei dieci giorni di viaggio. 

© 2002 OLIVER SACKS

All rights reserved

ILLUSTRATION © 2002 DICK RAUH

© 2015 ADELPHI EDIZIONI S.P.A. MILANO

www.adelphi.it

ISBN 978-88-459-7619-3

INES ROMITTI

Fiesole Gardens

The Fiesole landscape, predominantly hilly between the valleys of the Arno and Mugnone rivers, facing northward towards the expansive skyline of Florence, and remaining in various aspects archaic, constitutes a precious historical document, as articulated by Pietro Porcinai: “a palimpsest, a stratification of works (…) as if one had an open book before their eyes.” In this setting, gardens play a fundamental role, their form and structure intricately linked to the prevailing context, where cypress trees stand alongside Mediterranean shrubbery, with the backdrop provided by olive trees. From this unique landscape emerges the notion that understanding and identifying its fundamental characteristics, while respecting its landscape identity, are essential to preserving the values that art, history, culture, and tradition have bequeathed to us.

GIARDINI VIVAI D'ITALIA

QUANDO FIORIRANNO LE ROSE DAVID AUSTIN'S ROSE GARDEN

Quando Fioriranno le Rose è un Roseto giardino sorge nella campagna ai piedi di Assisi e nasce grazie alla stretta collaborazione di Paola Bianchi con l’azienda inglese David Austin Roses.Ci occupiamo di vendita di rose inglesi, antiche e da collezione; progettazione di giardini, servizi post-vendita di manutenzione e allestimenti di matrimoni ed eventi con l’utilizzo anche di rose reciso. Dal 2010 ci impegniamo ad offrire ai nostri clienti un prodotto di alta qualità che sia modellato sulle loro esigenze. Scegliere una rosa non è mai stato così semplice: è possibile passeggiare all’interno del giardino espositivo nel quale è coltivata tutta la collezione che è in vendita insieme alle rose da collezione.

 

READ MORE

 

GIARDINI E PAESAGGI NELLA STORIA - UNA GUIDA RAGIONATA E BIBLIOGRAFICA - DI BRUNO FILIPPO LAPADULA

IL GIARDINO ZEN

“Gli uomini che, in Cina, dal VI al IX secolo, forgiarono lo Zen, furono degli eccentrici, se non addirittura dei contestatori. L’arte è uno degli aspetti che rimisero in discussione, e alcuni di essi furono persino degli iconoclasti. Un atteggiamento analogo lo si ritrova in Giappone, dove lo Zen si radicò nel XIII secolo”.

Quindi il Zen-shu o Buddhismo Zen – dove il termine giapponese Zen, che equivale al cinese Chán, si può tradurre con meditazione – pur essendosi sviluppato nell’ambito della religione buddhista e avendo risentito della più antica scuola filosofica taoista, non era una religione né una filosofia. Esprimeva piuttosto un modo di pensare che determinava, per i suoi adepti, anche un modo essere:

“[lo Zen] mirando all’unione dell’individuo con la natura e ispirando il gusto per la semplicità e la serenità provoca una rivoluzione [anche] nel concetto di giardino”.

La vera conoscenza, secondo i monaci Zen, si raggiunge prendendo coscienza della natura del Buddha che è nascosta in ciascuno di noi, sconfiggendo quindi le preoccupazioni materiali e raggiungendo uno stato mentale di totale serenità, compostezza e distacco. Per raggiungere il risveglio vi sono tre vie: i dialoghi tra maestro e discepolo; la meditazione; le attività manuali. Questi tre percorsi vengono favoriti da luoghi, come i giardini, dove natura e arte possono far scoccare la scintilla della consapevolezza e quindi del satori (illuminazione).

Per gli antichi maestri Zen le pratiche religiose tradizionali e le arti (architettura, scultura, pittura e realizzazione di giardini), della quale erano sovraccarichi i templi cinesi, comportavano, per chi li frequentava, un eccessivo coinvolgimento con il mondo esterno e ostacolavano la ricerca dell’essenza profonda dell’uomo, preso nella sua interezza.

I LUOGHI DEL CUORE

CASTELLO E PARCO DI SAMMEZZANO

Il parco, tra i più vasti della Toscana, venne fatto costruire a metà dell’Ottocento da Ferdinando Panciatichi, sfruttando terreni agricoli attorno alla sua proprietà e una ragnaia di lecci. Vi fece piantare una grande quantità di specie arboree esotiche, come sequoie e altre resinose americane, mentre l’arredamento architettonico fu realizzato con elementi in stile moresco quali un ponte, una grotta artificiale (con statua di Venere), vasche, fontane e altre creazioni decorative in cotto. Il castello ed il suo parco storico costituiscono un “unicum” di notevole valore storico-architettonico e ambientale. Il parco vi contribuisce considerevolmente con un patrimonio botanico inestimabile formato non solo dalle specie arboree introdotte ma anche da quelle indigene. Solo una piccola parte delle piante ottocentesche è giunta ai giorni nostri: già nel 1890 delle 134 specie botaniche diverse piantate alcuni decenni prima, ne erano sopravvissute solo 37.

THE GREAT LANDSCAPE DESIGNERS OF THE 20TH CENTURY

PIETRO PORCINAI

An important skill of Pietro Porcinai was his ability to identify real problems and understand the appropriate procedures, always ahead of his time thanks to a foresight rooted in tested technical foundations. In addition to his early and innate natural talent and professional intelligence, Porcinai also acquired specific training abroad, significantly ahead of others. Without a doubt, he was influenced by the landscape culture of those countries, particularly Germany and Belgium, where he gained experience in cultivation techniques at specialized nurseries.

In Italy, his education intersected with a crucial period in garden art: in 1924, Luigi Dami published Il Giardino Italiano, demonstrating Italy’s primacy in garden art. The native and distinctive nature of the Italian garden, reclaiming its prominence in a field that had become the subject of foreign, especially Anglo-Saxon, studies, culminated in the famous Mostra del Giardino Italiano of 1931 in Florence. This exhibition sought to celebrate Italy’s illustrious past but refrained from opening the path to exploring new modern forms in garden art.

The president of the exhibition’s executive committee was Ugo Ojetti, a supporter of monumental and stylistic architecture. As part of the event, ten ideal models of gardens were recreated, representing a sort of historical journey through the art of Italian gardens. These small scenographic creations also included the English landscape garden, even though it was considered alien to the national classical tradition.

Arte & Natura | San Giovanni d'Asso, Siena

BOSCO DELLA RAGNAIA

Il Bosco della Ragnaia è un parco boschivo e giardino creato dall’artista americano Sheppard Craige a San Giovanni d’Asso, un piccolo paese in Toscana, vicino a Siena. Anche se alcune parti sembrano antiche, il Bosco è un’opera contemporanea che ha avuto inizio nel 1996 e continua ancora oggi. Sotto alte querce si possono trovare molte inscrizioni che accumulano muschio in attesa di essere notate da un visitatore. Alcune saranno familiari, altre enigmatiche, mentre altre ancora esprimono un senso capriccioso di Sheppard. Tra le costruzioni degne di nota vi sono: L’Altare dello Scetticismo, il Centro dell’Universo, e di un Oracolo di Te Stesso. Il Bosco non offre un senso, ma è, al contrario, aperto a tutte le interpretazioni.

With the patronage and collaboration of:
error: <b>Alert: </b>Content selection is disabled!!