Cecil Ross Pinsent, paesaggista e architetto britannico, è celebre per i giardini innovativi che progettò in Toscana tra il 1909 e il 1939, in cui reinterpretò i concetti dei progettisti italiani del XVI secolo con una vena creativa del tutto personale. Nato a Montevideo, Uruguay, il 5 maggio 1884, da Ross Pinsent, un uomo d’affari con interessi ferroviari, e Alice Pinsent, Cecil studiò architettura in Gran Bretagna. Tra il 1901 e il 1906, si dedicò alla realizzazione di disegni topografici di chiese e abitazioni in Gran Bretagna e in Francia, per poi proseguire, dal 1906, con progetti simili in Italia. Durante un viaggio in Toscana, lui e il suo amico Geoffrey Scott incontrarono lo storico dell’arte americano Bernard Berenson e sua moglie, Mary Berenson.
Pinsent è particolarmente noto per la sua collaborazione con Bernard Berenson, che lo avvicinò al mondo dei giardini e dei paesaggi italiani, un’influenza che segnò profondamente il suo approccio progettuale. Abile nell’unire il tradizionale giardino all’italiana con soluzioni innovative, riuscì a creare spazi che non solo rispettavano le radici storiche, ma le rielaboravano, dando vita a nuove forme estetiche. Tra i suoi lavori più significativi in Toscana si trovano i giardini della Villa I Tatti a Fiesole e quelli della Villa di Poggio Torselli. I suoi progetti enfatizzavano la connessione profonda con il paesaggio naturale toscano, integrandosi con la bellezza incontaminata della regione, un aspetto che ha contribuito a rendere i suoi giardini ancora oggi straordinariamente apprezzati.
Granaiolo, a lawn garden, a garden with cement lines, a Tuscan house, a forest. I visited it on a May morning, the sun fading and reappearing through the clouds. The green of the lawn and the darker hues of the forest were perfect, gleaming. The rainy spring had favored the chromatic richness of the place. While I was familiar with Granaiolo through publications, as Ippolito Pizzetti often emphasizes, to truly understand a garden, to feel its meaning, its poetics, one must see it, visit it, traverse it. Understanding unfolds gradually; the space moves internally and expands, triggering new perspectives from every vantage point. Parallel bands of converging lines lead toward the forest; right angles, sudden shifts, changes of direction continuously renew the vanishing points. Around the structure, descending horizontal planes, emphasized by concrete borders (a stiffening of the contour lines turning linear) create an effect of expansion, even sonorous, which spreads from the house to the green backdrop of the forest. Conversely, when the view is perceived from the forest, the fragmentation of space into successive planes accompanies the ascent and connects the volumes. One finds oneself immersed in a metatemporal atmosphere, outside any chronological placement, in an infinite space despite being enclosed by tree lines.
Arte Sella is a contemporary art exhibition in nature that takes place in the Val di Sella, in the municipality of Borgo Valsugana. Arte Sella is an international event of contemporary art established in 1986, held outdoors in the meadows and forests of Val di Sella (municipality of Borgo Valsugana, province of Trento). It was initiated in 1986 by Enrico Ferrari, Emanuele Montibeller, and Carlotta Strobele, and is managed by the association of the same name. Enrico Ferrari served as president until 2000, followed by Laura Tomaselli, and since March 2012, Giacomo Bianchi has taken over. In the initial period (1986-1996), the event was biennial and took place at “Casa Strobele” and its park. From 1996 onward, it expanded along a path on Monte Armentera, still within Val di Sella, called artenatura. Approximately 25 artworks are positioned along a 3 km trail.
La Certosa di Firenze, conosciuta anche come Certosa del Galluzzo, è un importante complesso monastico situato sulle colline a sud della città, in una posizione panoramica che domina la valle dell’Arno. Fu fondata nel 1341 da Niccolò Acciaioli, potente uomo politico e mecenate fiorentino, con l’intento di creare un luogo di raccoglimento e preghiera per i monaci certosini, seguaci della regola di San Bruno, caratterizzata da silenzio, isolamento e meditazione.
L’architettura della Certosa riflette la sobrietà e la spiritualità della vita certosina, con ampi spazi dedicati alla preghiera individuale, come le celle dei monaci, e zone comuni come il chiostro grande, il refettorio e la chiesa. Nei secoli, il complesso si arricchì di opere d’arte di grande pregio, tra cui affreschi, pale d’altare e arredi liturgici, opera di artisti come Pontormo e Bernardino Poccetti.
La storia della Certosa è stata segnata da numerosi cambiamenti. Durante il periodo napoleonico, come molte istituzioni religiose, subì la soppressione e la dispersione di parte del patrimonio. Dopo la Restaurazione e soprattutto con l’Unità d’Italia, fu affidata a diverse congregazioni religiose. A partire dagli anni Cinquanta del Novecento, fu abitata da una comunità di monaci cistercensi, che ha mantenuto viva la tradizione spirituale del luogo.
Oggi la Certosa di Firenze è non solo un centro religioso, ma anche un importante sito culturale e turistico. Il complesso è visitabile e offre ai visitatori l’opportunità di immergersi in un ambiente di grande bellezza, silenzio e contemplazione, testimone della profonda spiritualità che ha attraversato i secoli.
Venezia ha origini antiche che risalgono alla fine dell’Impero Romano, quando le popolazioni delle città romane del Veneto cercarono rifugio nelle isole della laguna per sfuggire alle invasioni barbariche. Tra paludi e banchi di sabbia nacque una comunità che, grazie all’ingegno e alla determinazione dei suoi abitanti, si trasformò nei secoli in una delle potenze commerciali e marittime più importanti del Mediterraneo. Nel 697 fu eletto il primo doge, marcando l’inizio di una forma di governo repubblicano che avrebbe caratterizzato la Serenissima per oltre mille anni. L’indipendenza da Bisanzio e l’abilità nei commerci permisero a Venezia di estendere la propria influenza su vasti territori, dai Balcani fino a Cipro, e di diventare un crocevia di culture, merci e idee tra Oriente e Occidente. Il periodo di massimo splendore si ebbe tra il XIII e il XVI secolo, quando la città dominava le rotte commerciali e si arricchiva di palazzi, chiese e opere d’arte straordinarie. Con la scoperta delle rotte oceaniche e il declino del commercio nel Mediterraneo, Venezia iniziò una lenta decadenza, culminata con la caduta della Repubblica nel 1797 per mano di Napoleone. Passata poi sotto il dominio austriaco, fu annessa al Regno d’Italia nel 1866.
Oggi Venezia è patrimonio dell’umanità e simbolo unico di bellezza, ingegno e fragilità. La sua storia millenaria, i suoi canali, le architetture gotiche e rinascimentali e la sua vocazione artistica ne fanno una delle città più affascinanti e celebrate al mondo. Dietro le facciate eleganti di Venezia si nasconde un mondo meno conosciuto: i suoi giardini segreti. Questi spazi verdi, spesso nascosti da alte mura, sono rifugi di pace e bellezza che raccontano una storia di intimità e armonia con la natura. Nati come oasi private della nobiltà, i giardini veneziani uniscono architettura e vegetazione, con fiori esotici, alberi da frutto e pozzi che richiamano la laguna. Ogni dettaglio, dalle pergole alle fontane, riflette un legame profondo con la città e il suo spirito. Visitare questi luoghi, spesso accessibili solo in occasioni speciali, è un’esperienza unica che invita alla riflessione e svela un lato nascosto di Venezia, dove la bellezza si cela nei dettagli più segreti.
La Val d’Orcia è una delle aree più suggestive della Toscana, celebre per i suoi paesaggi armoniosi e incontaminati che sembrano usciti da un dipinto rinascimentale. Situata a sud di Siena, prende il nome dal fiume Orcia che la attraversa, modellando dolci colline punteggiate da cipressi, borghi medievali, vigneti e campi coltivati che mutano colore con il passare delle stagioni. Questo territorio, profondamente legato alla tradizione agricola e pastorale, ha saputo mantenere nei secoli un equilibrio raro tra uomo e natura.
Fin dal Medioevo, la Val d’Orcia fu attraversata dalla Via Francigena, la grande via di pellegrinaggio che collegava il Nord Europa a Roma, contribuendo allo sviluppo culturale ed economico dei centri abitati della zona, come Pienza, Montalcino, San Quirico d’Orcia e Castiglione d’Orcia. Pienza, in particolare, è un esempio straordinario di città ideale rinascimentale, voluta da Papa Pio II e progettata da Bernardo Rossellino.
Oggi la Val d’Orcia è riconosciuta come patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO per la sua bellezza paesaggistica e il valore storico del suo assetto rurale. È un luogo che incarna l’armonia tra natura, arte e cultura, amato da artisti, fotografi e viaggiatori di tutto il mondo per la sua atmosfera senza tempo e la sua capacità di suscitare un senso profondo di pace e meraviglia.
Sacks ha saputo trovare un’isola di affinità, di amicizia intellettuale e di genuina e disinteressata erudizione riscoprendo il suo interesse infantile per le piante più antiche al mondo – le felci – e frequentando regolarmente le riunioni dell’associazione che se ne occupa, la American Fern Society. Non stupisce dunque che nel 2000, insieme a una trentina di altri pteridologi più o meno dilettanti, sia partito per una spedizione scientifica informale nella regione in cui sopravvive la più alta concentrazione mondiale di specie di felci – lo Stato di Oaxaca, in Messico – e che abbia tenuto un diario di quei dieci giorni di viaggio.
© 2002 OLIVER SACKS
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ILLUSTRATION © 2002 DICK RAUH
© 2015 ADELPHI EDIZIONI S.P.A. MILANO
www.adelphi.it
ISBN 978-88-459-7619-3
The Fiesole landscape, predominantly hilly between the valleys of the Arno and Mugnone rivers, facing northward towards the expansive skyline of Florence, and remaining in various aspects archaic, constitutes a precious historical document, as articulated by Pietro Porcinai: “a palimpsest, a stratification of works (…) as if one had an open book before their eyes.” In this setting, gardens play a fundamental role, their form and structure intricately linked to the prevailing context, where cypress trees stand alongside Mediterranean shrubbery, with the backdrop provided by olive trees. From this unique landscape emerges the notion that understanding and identifying its fundamental characteristics, while respecting its landscape identity, are essential to preserving the values that art, history, culture, and tradition have bequeathed to us.
Quando Fioriranno le Rose è un Roseto giardino sorge nella campagna ai piedi di Assisi e nasce grazie alla stretta collaborazione di Paola Bianchi con l’azienda inglese David Austin Roses.Ci occupiamo di vendita di rose inglesi, antiche e da collezione; progettazione di giardini, servizi post-vendita di manutenzione e allestimenti di matrimoni ed eventi con l’utilizzo anche di rose reciso. Dal 2010 ci impegniamo ad offrire ai nostri clienti un prodotto di alta qualità che sia modellato sulle loro esigenze. Scegliere una rosa non è mai stato così semplice: è possibile passeggiare all’interno del giardino espositivo nel quale è coltivata tutta la collezione che è in vendita insieme alle rose da collezione.
“Gli uomini che, in Cina, dal VI al IX secolo, forgiarono lo Zen, furono degli eccentrici, se non addirittura dei contestatori. L’arte è uno degli aspetti che rimisero in discussione, e alcuni di essi furono persino degli iconoclasti. Un atteggiamento analogo lo si ritrova in Giappone, dove lo Zen si radicò nel XIII secolo”.
Quindi il Zen-shu o Buddhismo Zen – dove il termine giapponese Zen, che equivale al cinese Chán, si può tradurre con meditazione – pur essendosi sviluppato nell’ambito della religione buddhista e avendo risentito della più antica scuola filosofica taoista, non era una religione né una filosofia. Esprimeva piuttosto un modo di pensare che determinava, per i suoi adepti, anche un modo essere:
“[lo Zen] mirando all’unione dell’individuo con la natura e ispirando il gusto per la semplicità e la serenità provoca una rivoluzione [anche] nel concetto di giardino”.
La vera conoscenza, secondo i monaci Zen, si raggiunge prendendo coscienza della natura del Buddha che è nascosta in ciascuno di noi, sconfiggendo quindi le preoccupazioni materiali e raggiungendo uno stato mentale di totale serenità, compostezza e distacco. Per raggiungere il risveglio vi sono tre vie: i dialoghi tra maestro e discepolo; la meditazione; le attività manuali. Questi tre percorsi vengono favoriti da luoghi, come i giardini, dove natura e arte possono far scoccare la scintilla della consapevolezza e quindi del satori (illuminazione).
Per gli antichi maestri Zen le pratiche religiose tradizionali e le arti (architettura, scultura, pittura e realizzazione di giardini), della quale erano sovraccarichi i templi cinesi, comportavano, per chi li frequentava, un eccessivo coinvolgimento con il mondo esterno e ostacolavano la ricerca dell’essenza profonda dell’uomo, preso nella sua interezza.
Il parco, tra i più vasti della Toscana, venne fatto costruire a metà dell’Ottocento da Ferdinando Panciatichi, sfruttando terreni agricoli attorno alla sua proprietà e una ragnaia di lecci. Vi fece piantare una grande quantità di specie arboree esotiche, come sequoie e altre resinose americane, mentre l’arredamento architettonico fu realizzato con elementi in stile moresco quali un ponte, una grotta artificiale (con statua di Venere), vasche, fontane e altre creazioni decorative in cotto. Il castello ed il suo parco storico costituiscono un “unicum” di notevole valore storico-architettonico e ambientale. Il parco vi contribuisce considerevolmente con un patrimonio botanico inestimabile formato non solo dalle specie arboree introdotte ma anche da quelle indigene. Solo una piccola parte delle piante ottocentesche è giunta ai giorni nostri: già nel 1890 delle 134 specie botaniche diverse piantate alcuni decenni prima, ne erano sopravvissute solo 37.
An important skill of Pietro Porcinai was his ability to identify real problems and understand the appropriate procedures, always ahead of his time thanks to a foresight rooted in tested technical foundations. In addition to his early and innate natural talent and professional intelligence, Porcinai also acquired specific training abroad, significantly ahead of others. Without a doubt, he was influenced by the landscape culture of those countries, particularly Germany and Belgium, where he gained experience in cultivation techniques at specialized nurseries.
In Italy, his education intersected with a crucial period in garden art: in 1924, Luigi Dami published Il Giardino Italiano, demonstrating Italy’s primacy in garden art. The native and distinctive nature of the Italian garden, reclaiming its prominence in a field that had become the subject of foreign, especially Anglo-Saxon, studies, culminated in the famous Mostra del Giardino Italiano of 1931 in Florence. This exhibition sought to celebrate Italy’s illustrious past but refrained from opening the path to exploring new modern forms in garden art.
The president of the exhibition’s executive committee was Ugo Ojetti, a supporter of monumental and stylistic architecture. As part of the event, ten ideal models of gardens were recreated, representing a sort of historical journey through the art of Italian gardens. These small scenographic creations also included the English landscape garden, even though it was considered alien to the national classical tradition.
Il Bosco della Ragnaia è un parco boschivo e giardino creato dall’artista americano Sheppard Craige a San Giovanni d’Asso, un piccolo paese in Toscana, vicino a Siena. Anche se alcune parti sembrano antiche, il Bosco è un’opera contemporanea che ha avuto inizio nel 1996 e continua ancora oggi. Sotto alte querce si possono trovare molte inscrizioni che accumulano muschio in attesa di essere notate da un visitatore. Alcune saranno familiari, altre enigmatiche, mentre altre ancora esprimono un senso capriccioso di Sheppard. Tra le costruzioni degne di nota vi sono: L’Altare dello Scetticismo, il Centro dell’Universo, e di un Oracolo di Te Stesso. Il Bosco non offre un senso, ma è, al contrario, aperto a tutte le interpretazioni.